“So che alcuni giocatori sono andati lì e non ne sono sorpreso. Capisco che qualcuno possa prendere una decisione del genere per guadagnare di più, però credo che valga la pena avere priorità diverse dalla ricerca di denaro. Ho già guadagnato un sacco di soldi nella mia vita. Preferisco le sfide divertenti e difendere la porta della Juventus è la sfida più bella che possa avere”. E invece, quasi un anno dopo queste dichiarazioni Wojciech Szczesny lascerà la Juventus proprio direzione Arabia Saudita.

Una scelta razionale quella del portiere polacco, data l’età avanzata. Sicuramente però contrasta con quello che apparentemente è stato il suo pensiero fino a pochi mesi fa. “So che sono e sarò un giocatore della Juventus; sono legato a questo club, che mi vuole per difendere la porta della Juventus. Finché la Juventus mi vorrà, rimarrò qui”. E proprio il club bianconero, nel pieno della rivoluzione, sembrerebbe poter fare a meno di un portiere (ancora nel pieno della sua forma) che ha avuto l’arduo compito di sostituire un intoccabile come Buffon. E ci è riuscito senza ombra di dubbio. Non solo per parate e gesti tecnici, Szczesny è stato molto di più per il mondo Juve: mai una parola fuori posto, carismatico e con la battuta sempre pronta. Tra Perin e il polacco la Juventus sceglie il primo: Szczesny saluta e prepara le valigie verso un lido, meno prestigioso, ma molto più ricco: ad accoglierlo l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo. I bianconeri, intanto, hanno già bloccato il sostituto: si tratta di Michele Di Gregorio del Monza. Il portiere del presente e del futuro.

“Preferisco le sfide vere”
Un’avventura in Arabia Saudita che gli permetterà di guadagnare 40 milioni di euro in due anni. Non male. Sarà sfida vera? Sicuramente redditizia. Allo stesso tempo, la Juventus risparmia in termini di stipendio: 6,5 milioni netti, 12 al lordo. Già certo di abbandonare la nazionale polacca dopo Euro2024, Szczesny saluta anche Torino e la Juventus. Forse prima di quanto ci si sarebbe aspettato. Il nuovo ciclo bianconero, però, non guarda in faccia nessuno. Il portiere sceglie di andare doveva riceverà più soldi. Dimenticandosi della morale di un anno fa.

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Rivoluzione Juve, la nuova era bianconera riparte da Thiago Motta: ora è ufficiale

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