Dall’altare alla gente, ma nel minor tempo possibile. Altrimenti si ha l’effetto contrario a quello che si vuole. È il senso del messaggio pronunciato da Papa Francesco durante l’udienza generale, in cui il Pontefice ha attaccato duramente una parte del clero. Il riferimento è a quei preti che fanno delle omelie particolarmente lunghe, il che è completamente contrario all’obiettivo originario: “L’omelia deve aiutare a trasferire la Parola di Dio dal Libro alla vita – ha detto Bergoglio – Deve essere breve: una immagine, un pensiero, un sentimento”. Quanto breve? Il Pontefice argentino ha dato anche il tempo massimo: “Un’omelia non deve andare oltre gli otto minuti perché dopo quel tempo – ha fatto notare Papa Francesco – si perde l’attenzione e la gente si addormenta, e ha ragione”. Da qui una critica forte a certi presuli, “che a volte parlano tanto e non si capisce di che cosa parlano”.