Politica

Premierato in Aula, senatori col gin tonic: a Palazzo Madama lavori interrotti più volte per le assenze nella maggioranza

Due sospensioni in poche ore. Dopo dieci giorni di interruzione dei lavori, i senatori sono tornati per discutere e votare la riforma costituzionale del premierato dopo le elezioni europee. Ma il clima è già da ferie estive. Tant’è che tra martedì sera e mercoledì mattina il Senato è costretto per due volte a sospendere discussione e voti sulla riforma costituzionale. Motivo: per due volte è mancato il numero legale in aula (cioè la presenza della maggioranza assoluta dei senatori), soprattutto a causa delle assenze dentro Forza Italia.

La prima sospensione arriva martedì pomeriggio. I lavori iniziano alle 16 ma alle 18.40, mentre si sta discutendo l’articolo 5 della riforma sui nuovi poteri del presidente del Consiglio, il Pd si accorge che ci sono molti banchi vuoti nella maggioranza. Così chiede la verifica del numero legale: si vota e non c’è. La seduta viene sconvocata per 20 minuti.

Ma non c’è un problema politico: i senatori di maggioranza, infatti, non sono ancora sui territori a contare le preferenze. Sono quasi tutti in Senato, ma alla buvette a fare aperitivo. C’è chi ordina uno spritz, chi addirittura un gin tonic. Cin cin. In particolare, mancano i senatori di Forza Italia. Alla buvette si aggirano Claudio Lotito, il suo braccio destro Dario Damiani, Adriano Paroli oltre ad alcuni colleghi di Lega e Fratelli d’Italia. Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, è furioso. Inizia a sbraitare in aula e va a prendere uno ad uno i colleghi assenti alla buvette.

Lotito prova a nascondersi dietro al senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo. Ma non ci riesce. Lo sfogo di Gasparri, davanti a diversi senatori, è pesante: “Avete rotto il cazzo, avete rotto il cazzo…” inizia a urlare rivolgendosi ai colleghi di partito che restano impietriti. “Non fate i minatori”, continua il capogruppo di Forza Italia riferendosi al lavoro non particolarmente faticoso del parlamentare. Poi inizia a richiamare uno ad uno gli assenti: “Lotito, Damiani…dico anche a te Paroli”, si rivolge al collega di partito che aveva provato a mimetizzarsi.

Nonostante l’incidente della sera prima, mercoledì mattina alle 10 il numero legale manca di nuovo. Stavolta però non c’è mezza maggioranza: ancora una volta quasi tutti i senatori di Forza Italia (sono presenti solo in 4) tra cui lo stesso Gasparri che la sera prima aveva sgridato i colleghi e della Lega. In aula sono presenti solo i meloniani. Aula sospesa per venti minuti e la discussione prosegue a singhiozzo.