In data 5 giugno 2024, ore 13.24, sulla mia Pec personale, creatami dall’Ordine dei Medici di Napoli e in dotazione obbligatoria a tutti i medici iscritti all’Albo, mi è giunta, come fulmine a ciel sereno, convocazione per le elezioni al Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici di Napoli (vedi allegato) per i prossimi 12, 13, 14, 15 luglio 2024 presso la sede dell’Ordine dei Medici di Napoli, in via Torretta, luogo dolce e ameno dove per quel periodo d’anno sono attesi in media 40°C all’ombra con votazioni dalle ore 9 alle ore 20.
Gli iscritti all’Albo dell’Ordine dei Medici di Napoli richiamati improvvisamente alle urne, pare per irregolarità nelle precedenti elezioni, denunziate e riscontrate reali, sono 27mila!
Presso la sede dell’Ordine vengono predisposte in media circa 25 cabine elettorali. Ogni iscritto può, anzi deve, (e questa è già una anomalia) indicare liste complete di 15 nomi di candidati al Consiglio e ai Revisori dei Conti. Per avere accesso alla cabina elettorale e scrivere almeno 15 nomi su una scheda elettorale si impiegano circa 5 minuti, quindi 2 elettori per dieci minuti e 12 elettori a ora per cabina elettorale. Per 11 ore di votazione sono quindi circa 132 votanti per cabina elettorale, che per 25 cabine fanno 3300 potenziali votanti al giorno. I giorni di votazione previsti sono 4, per cui possono votare in presenza non più di 13mila medici napoletani. Il numero medio dei votanti si assesta in media su circa 7-8mila votanti per singola elezione. Gli aventi diritto ad esprimere il proprio voto sono però ben 27mila, quindi esiste la possibilità fisica reale di esprimere il proprio voto dopo lunghe file a 40 gradi per l’accesso, per non più della metà dei Medici aventi diritto di voto.
Per la legge di Newton sulla impenetrabilità dei corpi, non meno del 50% dei medici aventi diritto al voto non potrà materialmente esprimerlo. Perché? Perché pur avendo in dotazione ogni Medico di Napoli una Pec, pur interagendo ormai da anni con l’Ordine dei Medici per tutti gli argomenti professionali via Pec, pur avendo ricevuto via Pec persino la relativa e improvvisa convocazione per le votazioni, la espressione del proprio libero (e incondizionato?) voto non è permessa via Pec, ma solo in presenza. Tutti gli Ordini Professionali oggi lasciano espressione di voto via Pec o mail ai propri iscritti. Ai medici non è concesso. Nel 2024 con la presenza dell’intelligenza artificiale, dopo l’epidemia di Covid-19, dopo la partenza della telemedicina e del teleconsulto, ben 27mila medici a Napoli saranno costretti a fare la fila sotto il sole caliente del luglio napoletano sapendo che almeno il 50% di loro non potrà fisicamente votare.
I Medici di Napoli non possono votare il proprio Consiglio Direttivo con la Pec in dotazione obbligatoria, ma possono partecipare a tutti i concorsi medici via Pec: veramente singolare!
Sono stato il più giovane iscritto all’Albo dell’Ordine dei Medici di Napoli tra il 1980 e il 1983 e per questo sono stato designato Segretario del Seggio elettorale delle elezioni dell’Ordine dei Medici di Napoli del febbraio 1981, sostanzialmente con le stesse modalità operative di oggi e che di fatto risalgono agli inizi del secolo scorso, quando l’Ordine contava non più di qualche centinaio di iscritti. Siamo la Provincia con i peggiori dati sanitari di tutta Italia ormai da qualche decennio, per cui appare evidente che esistano da noi dei problemi gravissimi in sanità che avrebbero bisogno di un Ordine fortissimo, autorevolissimo, rappresentativo di tutte le categorie in grado di affrontarli tutti con la massima energia, efficacia e soprattutto con la massima unità della intera classe medica.
Elezioni che si svolgono di fatto obbligando gli iscritti a sindacati vari, partiti vari e/o lobbies sanitarie varie a venire in presenza e fare file kilometriche sotto il sole induce alla disaffezione al voto e all’Ordine tutti gli altri Medici.
Queste modalità elettive risalenti al primo Novecento non mi sembrano certo il modo migliore di dare forza a un Presidente e un Consiglio Direttivo che oggi deve affrontare una situazione della professione medica, ma soprattutto dei suoi esiti sulla salute pubblica, di estrema gravità, certificata oggi in Provincia di Napoli (dati Istat, 21 maggio 2024), la peggiore di Italia per mortalità evitabile.
Di tali pessimi dati sanitari si è trovata una correlazione statisticamente significativa con la deprivazione economica dei cittadini residenti. La Fisica mi dice a questo punto che esiste una correlazione statisticamente significativa anche con la deprivazione del diritto di voto per oltre 13mila medici della Provincia di Napoli.
Sono obbligato a fare un appello al Governo e alla Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici di Italia: consentiamo il diritto di voto via Pec a tutti i Medici di Italia ma specialmente a quelli degli Ordini metropolitani che vedono decine di migliaia di iscritti e di aventi diritto al voto. Continuando con questo anacronistico sistema di voto anche nel terzo millennio, semplicemente indeboliamo fino a distruggerli il ruolo, la figura e l’autorevolezza della Professione Medica, del nostro Consiglio Direttivo e del nostro rappresentante massimo: Il Presidente dell’Ordine dei Medici.