È finita con il sequestro. Praticamente un “auto sequestro”. La Squadra mobile di Brindisi ha messo i sigilli alla nave da crociera Mykonos Magic che il Viminale aveva noleggiato – alla modica cifra di 6,2 milioni di euro – per ospitare i quasi 3mila poliziotti, carabinieri e finanzieri impegnati nel garantire la sicurezza dei grandi del mondo riuniti a Borgo Egnazia, in agro di Fasano, per il vertice del G7. Arriva dunque una svolta dopo giorni di polemica per le condizioni igienico-sanitarie della nave e la decisione di sgomberarla trasferendo quasi tutti gli agenti in strutture alberghiere e 500 di loro su un’altra nave – la Gnv Azzurra – affittata in emergenza e che, secondo il sindacato Siap, sarebbe “ancora più inadeguata”.

Il sequestro probatorio è stato disposto dalla procura di Brindisi guidata da Antonio De Donno per le “rilevanti criticità igienico-sanitarie e gravi carenze alloggiative”. Le ipotesi per le quali procede l’inchiesta coordinata dall’aggiunto Antonio Negro sono inadempimento di contratti in pubbliche forniture e frode nelle pubbliche forniture. Al momento risulta indagato il rappresentante legale della compagnia di navigazione. Il Servizio centrale operativo e i poliziotti della squadra mobile hanno avviato le indagini e spiegano che gli elementi “sinora raccolti e la necessità di ulteriori approfondimenti investigativi anche di natura tecnica ha reso necessaria l’adozione del decreto di sequestro”. A supporto di Sco e Squadra mobile ci sono anche Capitaneria di Porto e carabinieri dei Nas.

“Proprio in questo momento la squadra mobile di Brindisi sta precedendo al sequestro della nave ormeggiata al porto di Brindisi, a causa delle numerose denunce pubbliche, operate anche dalla nostra organizzazione sindacale, arrivate negli ultimi giorni”, aveva annunciato Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, nella mattinata di mercoledì ricordando che la nave avrebbe dovuto ospitare oltre 2.500 operatori delle forze dell’ordine e che, fin dai primi momenti in cui sono saliti a bordo, gli agenti hanno notato le pessime condizioni igienico sanitarie. In particolare “alloggi sporchi e danneggiati, servizi igienici inutilizzabili, docce fatiscenti, cabine allagate”.

Condizioni che, alla fine, martedì è stato costretto ad ammettere anche il ministero dell’Interno, sottolineando che non si escluda la possibilità di fare causa alla società armatrice. In alcuni video che sono circolati sui media locali, sono state riprese vere e proprie pozze d’acqua causate dalla perdita degli impianti, a cui si aggiungono condizionatori guasti e la fuoriuscita di materiale dagli split dei condizionati che andava a depositarsi sulle lenzuola dei letti. “Non si capisce come sia stato possibile noleggiarla senza aver fatto un’accurata ispezione prima di far partire gli agenti”, aveva sottolineato Pianese nella giornata di martedì. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – a quanto filtra – è fortemente contrariato per la vicenda e a breve potrebbe avviare un’ispezione interna per “andare fino in fondo sulla questione”.

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