La regista e attrice lancia la seconda parte del suo film "L'arte della gioia" e rivela alcuni aneddoti inediti del suo passato professionale in America
Dopo il successo all’ultimo Festival di Cannes per il suo film “L’arte della gioia”, dal romanzo di Goliarda Sapienza, Valeria Golino si è raccontata a Il Corriere della Sera in vista del lancio al cinema della seconda parte della pellicola che ha diretto. La trama ruota attorno alla vita di Modesta (interpretata da Tecla Insolia), una donna siciliana che attraversa bufere storiche e tempeste sentimentali. Dentro di sé ha “l’arte della gioia”, Modesta è una figura vitale e scomoda, potentemente “immorale”, secondo il sentire comune.
“Come regista sono amorevole, amo i miei attori, non lo faccio per tattica. Piccoli cazziatoni li faccio ogni tanto, a volte è l’attore che te lo chiede”, ha dichiarato la Golino che ha anche ricordato i trascorsi in America, dove ha girato ben 18 film.
“Dustin Hoffmann mi regalava vitamine, Tom Cruise affettuosamente mi regalava quadri e orologi. Sono aneddoti che quasi non mi riguardano più. – ha affermato – Sono successe tante altre cose belle e mancate, a parte il provino per Pretty Woman quando ero rimasta l’unica accanto a Julia Roberts. Ecco, c’è una cosa che non ho mai rivelato. Ancora Julia Roberts mi fu preferita a Linea mortale di Joel Schumacher. Anzi, andò peggio. Lei rinunciò al film, poi due giorni prima che firmassi il contratto (e avevano riscritto la storia su di me) ci ripensò. Presero lei. Joel mi scrisse una lettera bellissima”.
Nella lettera c’erano scritte frasi bellissime: “È come se fossi stato sposato a una donna che credevo morta, dispersa in mare. E qualcuno me la riportò sulla riva. Poi sei arrivata tu, Valeria, e io, mi innamorai di nuovo. Ma era tornata la mia sposa”.
Poi si parla del privato e del tempo che passa: “Faccio fatica nel quotidiano a vedere i cambiamenti del mio corpo, la manutenzione per cui mi servono più vitamine, devo camminare di più… Io per anni non ci ho dovuto pensare. Vedo delle asimmetrie che si creano nella faccia, non è facile per una donna che fa questo mestiere e si deve guardare in continuazione. Sul set vado meno a rivedermi sul monitor. C’è uno scollamento tra la percezione di me stessa e quello che sono veramente”.
Sui suoi ex Riccardo Scamarcio o a Fabrizio Bentivoglio ha dichiarato: “Se non ci si è fatti deliberatamente del male ci si vuole molto bene. E con loro due è così. Anch’io, con altri, ho fatto del male. Da sei anni sto con Fabio Palombi, che non fa cinema ed è più giovane di me. Per gli altri non penso sia un problema”.