Colpi di coda delle domeniche bestiali, veri o figurati in questo giugno che si appresta a chiudere un altro anno di mazzate, maleducazione ma anche gag divertenti vissute sui campi di provincia e non solo. Tra chi nella recita di fine anno replica famosi film caratteristi italiani, chi invece parodia ciò che di fatto accade ogni giorno nella società italiana, chi celebra il simbolo culinario mondiale delle domeniche bestiali e chi i colpi di coda li prende troppo letteralmente.

IL MEGAPRESIDENTE E’ (UN PO’) STR…
Vi ricordate “Fantozzi contro tutti”? Quando Villaggio scrive di se stesso, obbligato dal megapresidente: “Fantozzi è un po’ str…”? Ecco, deve essere la modalità di insulto scelta dall’allenatore del Castiadas 1973 (Promozione Sardegna), Cristian Dessi, squalificato per due gare perché “dopo il termine dell’incontro raggiungeva l’arbitro e gli rivolgeva espressioni limitatamente offensive che, per la esigua portata lesiva, giustificano la misura della squalifica al di sotto del minimo edittale”.

DOMINGOS BESTIALES
Tutto il mondo è paese, il calcio è un linguaggio universale e per le domeniche bestiali c’è un alimento simbolo che travalica ogni cancello di campetto (non regolarmente chiuso ovviamente): il pane e mortadella. E così il Levante ha annunciato il nuovo allenatore postando sul profilo social un bellissimo bocadillo ripieno di mortadella. Perché? L’allenatore scelto è Juan Calero, che quando allenava il Burgos spiegò che il motivo del successo ottenuto era appunto “mangiare panini con la mortadella, grandi sì, ma tanti panini con la mortadella”. Di qui l’annuncio social con lo slogan “Mas de lo que crees” e cioè che il panino con la mortadella (condito con olio e ben appesantito con formaggio e pomodorini secchi) è più buono di quel che si creda. Noi lo sappiamo già: l’anno prossimo si tifa Levante.

IL BUON ESEMPIO
Una sentenza del Giudice Sportivo in tutti i centri commerciali o aree simili dotate di parcheggio. E’ la proposta che viene da lanciare leggendo della multa di 300 euro comminata all’Ispra Calcio, Promozione Lombardia “per ripetute offese e minacce da parte di propri sostenitori, anche mediante cori alla terna arbitrale. Inoltre mentre la terna lasciava l’impianto sportivo propri sostenitori reiteravano minacce ed offese; uno di essi cercava di avvicinare l’arbitro venendone impedito da un dirigente locale. Altro sostenitore ostacolava la vettura dell’arbitro impedendo un’agevole uscita dal parcheggio”. Multare chiunque ostacola l’agevole uscita dal parcheggio sarebbe civiltà.

DELL’ELMO DI SCIPIO
Scipio come Aedan Scipio, attaccante 33enne della nazionale dell’Anguilla, vagamente somigliante a Snoop Dogg, ma con una capigliatura particolarissima fatta di lunghissimi dreadlock che gli arrivano praticamente ai calzettoni che addirittura deve tenere fermi con una cinturina legata sulla pancia, modello fascetta per tenere i fili elettrici per intenderci. Nelle foto delle qualificazioni Concacaf si nota l’aspetto particolare del calciatore, ma anche lo sguardo tra lo sbalordito e l’invidioso dei (numerosi) pelati in campo, su tutti l’arbitro.

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