“Non ho calunniato nessuno, io sono stata torturata dai poliziotti. Come ha riconosciuto la Corte Europea dei diritti umani, i miei diritti sono stati violati. Io sono una vittima, come lo è Patrick: siamo vittime delle stesse persone e degli stessi fatti”. Così ha detto Amanda Knox ospite di Bruno Vespa nel programma “Cinque Minuti”. Durante l’intervista andata in onda il 12 giugno su Rai 1, la Knox ha commentato la sua condanna a tre anni per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, accusato ingiustamente dell’omicidio di Meredith Kercher. “Io non sapevo chi avesse ucciso Meredith – ha spiegato -. Penso che ad uccidere la mia amica sia stato Rudy Guede, che era già noto per essere una persona molto aggressiva con le donne e quindi non mi sorprende che lui sia finito a fare questo terribile, tragico crimine”.
Amanda Knox ha parlato poi anche del legame speciale che ha condiviso con Raffaele Sollecito durante il loro calvario giudiziario: “Io e Raffaele Sollecito abbiamo passato una cosa terribile insieme. Lui è sempre una persona molto importante per me, siamo cresciuti quarant’anni in quattro e quindi sì, siamo vicini anche se siamo lontani”. E ancora: “Lui è una bravissima persona che, anche dopo una settimana che stavamo insieme prima di tutta questa tragedia, voleva fare sempre la cosa giusta. Le persone facevano pressione su di lui, affinché mi buttasse nella spazzatura, perché mi conosceva appena. Ma lui ha fatto la cosa giusta. Ha detto la verità da subito e voleva sempre stare con me, perché lui sapeva che ero innocente”.
Durante l’intervista, Amanda Knox ha anche riflettuto su come quella notte e tutto ciò che ne è seguito abbiano profondamente influenzato la sua vita: “Io ero una studentessa anonima prima di questa cosa e sono diventata la ragazza più odiata nel mondo. Sono stata accusata di omicidio, di calunnia, ho rappresentato tutte le cose brutte che si possono pensare di una donna e adesso, come mamma, sento il peso di questo stigma e sono qua per ribadire che ho detto la verità da sempre. Ho avuto ragione da sempre e sono innocente”. Poi, in risposta alla domanda di Vespa su un caso che l’ha colpita particolarmente, la Knox ha menzionato Chico Forti: “Parliamo di Chico Forti che adesso è finalmente tornato in Italia. Ma è una storia tragica, che è successa anche nel mio paese. Uno dei miei avvocati si occupa proprio di questo caso: speriamo che riuscirà a uscire”. “Voglio che la storia ricordi la verità anche per i miei bambini, perché non devono anche vivere sotto questa nuvola scura”, ha concluso quindi Amanda Knox.