Il Gruppo delle generazioni a confronto: Cristiano Ronaldo da una parte, (Kvaratskhelia nel mezzo), Arda Guler e Kenan Yildiz dall’altra. Il Portogallo è tra le migliori di Euro2024, la Turchia per crescere e stupire. Per la Georgia è un esordio e, comunque andrà, sarà festa; la Repubblica Ceca gioca senza pressioni. Storie che si intrecciano, destini che si scontrano. Tra formazioni tipo e il calendario, ecco tutto quello che c’è da sapere sul Gruppo F.
La guida a Euro 2024, girone per girone: le favorite, le outsider e il programma completo
Portogallo, ancora CR7 dipendenza?
Difficile, forse impossibile, trovare un’atleta di 39 anni ancora alla ricerca di stimoli verso uno sport a cui ha dato veramente tutto. Dopo le lacrime in Qatar, Cristiano Ronaldo affronta l’ultimo Europeo della sua carriera con il sorriso. Maturità e applicazione: il talento dei portoghesi si è trasformato in efficacia disarmante. Una fase di qualificazione perfetta: 10 vittorie in altrettante partite. In scioltezza. Se due anni fa CR7 era considerato il problema, oggi potrebbe essere la soluzione. Per l’ennesima volta.
La formazione tipo (4-3-3): Costa; Cancelo, Dias, Inacio, Dalot; Palhinha, Neves, Fernandes; Bernardo Silva, Ronaldo, Felix. Allenatore: Roberto Martinez.
La Turchia dei baby fenomeni
Talenti di questo genere non si vedevano da diversi anni. Arda Guler e Kenan Yildiz sono il nuovo volto del calcio, non solo turco: sprazzi di magia e potenziali ancora inespressi. Classe 2005 e tanta voglia di mettersi a disposizione. Giocatori che non hanno bisogno di schemi: il campo migliore è la libertà di pensiero. Vincenzo Montella l’ha capito in poco tempo: le geometrie di Calhanoglu sono il miglior compromesso per l’imprevedibilità. “Palla a Yildiz e s’abbracciamo”…come si dice in turco?
La formazione tipo (4-2-3-1): Cakir; Celik, Demiral, Kaplan, Ozkacar; Ozcan, Kokcu; Yildiz, Calhanoglu, Akturkoglu; Yilmaz. Allenatore: Vincenzo Montella.
La Georgia di Kvara
La prima volta non si scorda mai. Le lacrime di Kvaratskhelia sono il volto di una nazionale che tanto ha desiderato (e dimostrato) per essere in Germania. “Non avrai mai delle possibilità se non corri rischi”, parola del ct Willy Sagnol. La difesa a 5 può trarre in inganno: la Georgia non gioca solo per difendersi.
La formazione tipo (5-3-2): Mamardashvili; Kakabadze, Kvirkvelia, Kashia, Dvali, Shengelia; Chakvetadze, Kvekveskiri, Kochorashvili; Zivzivadze, Kvaratskhelia. Allenatore: Willy Sagnol.
Cosa aspettarci dalla Repubblica Ceca
Anche in questa edizione, la Repubblica Ceca non manca l’appuntamento con gli Europei. Non così scontato, come si potrebbe credere: il ct Ivan Hasek si ritrova tra le mani una nazionale abbandonata da Jaroslav Silhavy dopo aver rassegnato le proprie dimissioni al termine la fase di qualificazione. A Euro2020 era stata una delle grandi sorprese, quest’anno potrebbe ripetersi. La notizia più clamorosa (e divertente) arriva dal campo base del loro ritiro: Sadilek cade da un triciclo e si lacera una tibia. Chi ben comincia.
La formazione tipo (3-4-1-2): Stanek; Holes, Zima, Krejci; Doudera, Soucek, Barak, D. Jurasek; Provod; Schick, Hlozek. Allenatore: Ivan Hasek.
Il calendario del Gruppo F
Prima giornata
Turchia-Georgia (Westfalenstadion di Dortmund) – 18 giugno, ore 18
Portogallo-Repubblica Ceca (Red Bull Arena di Lipsia) – 18 giugno, ore 21
Seconda giornata
Georgia-Repubblica Ceca (Volksparkstadion di Amburgo) – 22 giugno, ore 15
Turchia-Portogallo (Westfalenstadion di Dortmund) – 22 giugno, ore 18
Terza giornata
Georgia-Portogallo (Arena AufSchalke di Gelsenkirchen) – 26 giugno, ore 21
Repubblica Ceca-Turchia (Volksparkstadion di Amburgo) – 26 giugno, ore 21
La guida a Euro 2024
Gironi, classifica e regolamento: chi passa agli ottavi di finale
Gruppo A – La Germania che vuole tornare grande e l’Ungheria di Marco Rossi
Gruppo B – Italia nel girone più duro. La solita Spagna, la Croazia all’ultima chance
Gruppo C – L’Inghilterra “per portarla a casa” e la Danimarca per ritrovarsi
Gruppo D – La Francia dei fenomeni e l’Olanda della nuova generazione
Gruppo E – Il Belgio della transizione e la Slovacchia di Calzona