Lavorare da casa ha notevolissimi vantaggi, come la riduzione dei costi di spostamento e la possibilità di gestire al meglio la nostra casa, non dovendola abbandonare per andare in ufficio. Durante il lockdown, il fenomeno dello smart working è aumentato sempre di più e molti più lavoratori sono propensi a lavorare dalle comode mura di casa.
Un nuovo sondaggio britannico ha rivelato dei segreti che si celano dietro allo smart working. Un dipendente su dieci ha fatto sesso mentre lavorava. Più del 25% dei lavoratori ha socializzato con amici e familiari, muovendo occasionalmente il mouse per assicurare i suoi superiori che fosse in postazione. Non solo, un quinto degli smart worker ha ammesso di aver trascorso del tempo dietro allo schermo, per ricercare nuovi posti di lavoro in altre aziende.
Inoltre, l’azienda tipografica Toner Giant ha indagato più a fondo, scoprendo che gli inglesi sono colpevoli di fare giardinaggio o bricolage durante l’orario di lavoro (21%), di dormire sul lavoro (17%) o di giocare ai videogiochi (16%). Più gli uomini rispetto alle donne tendono a disubbidire e fare altro mentre si trovano in Smart Working.
Tralasciando le statistiche inglesi, questa pratica lavorativa ha molti vantaggi positivi: riduzione dei tempi e dei costi di spostamento, miglioramento del work-life balance e aumento di motivazione e soddisfazione da parte del lavoratore. È anche stato stimato che ogni lavoratore da remoto risparmia circa 60 minuti ogni giorno. Se anche solo uno smart worker lavorasse un giorno a settimana, risparmierebbe comunque quasi 40 ore all’anno.
Questo enorme risparmio di tempo, ha spinto molte persone a richiedere lo smart working in formato full time. Dal primo aprile 2024 però, si è tornati agli accordi iniziali.