Alle Europee hanno vinto le posizioni radicali. Vince la destra estrema, la sinistra estrema e un segretario del Pd anomalo perché sembra la persona più di sinistra degli ultimi decenni. Renzi e Calenda invece muoiono e il centro non esiste più.

Questo ci dice che i cittadini vogliono una proposta dura dalla politica perché la politica appare sempre più serva, ancella dei poteri economici, impotente rispetto alle organizzazioni internazionali. Quindi per quale motivo devo andare a votare se vince sempre il potere economico, se vince sempre chi ha più soldi? Esiste una forza politica capace di farsi rispettare o i miliardari e le multinazionali vincono sempre e comunque? Serve ancora occuparsi di politica o incidiamo di più se mi occupo di affari?

Per essere coerenti alla proposta radicale nei contenuti, servono anche proteste radicali nonviolente, serve rischiare, vivere i problemi reali, contrastare i veri potenti.
Il M5S deve tornare ad essere la forza politica che da potere ai cittadini.

Non bisogna partire dalle soluzioni dall’alto: cambio di vertice, cambio di regole, nomi più famosi nelle liste elettorali. Queste sono le classiche soluzioni che mi aspetto da un partito qualsiasi, quelle che servono per cambiare tutto per non cambiare nulla. Le soluzioni che propongo sono quelle di empowerment della base, dei gruppi territoriali che sono le nuove cellule politiche locali del M5S. Fino ad oggi i gruppi territoriali hanno avuto un ruolo alquanto ornamentale nei processi decisionali, si sono sobbarcati i costi delle iniziative e non hanno avuto risorse per l’apertura di una sede. Empowerment significa “valorizzare”, “potenziare” e “riqualificare” e “conferire responsabilità”.

La base del M5S deve tornare a prendere scelte vere e non fare mere ratifiche. I gruppi territoriali devono poter scegliere e selezionare i candidati più stimati, coerenti e capaci. L’ultima parola resta al voto degli iscritti. I gruppi territoriali hanno bisogno di risorse e di una sede per offrire servizi di prossimità alle fasce deboli, come un doposcuola, un orientamento al lavoro per i giovani, supporto legale, corsi ed eventi culturali. Alla base vanno offerte responsabilità e strumenti digitali per avviare iniziative: petizioni, sit-in, agorà, servizi al cittadino.

Se i trasporti pubblici di una regione non funzionano il M5S con tutti i portavoce deve fare un sit-in ad oltranza fuori la sede delle società di trasporto o fuori i consigli regionali, se la sanità lascia morire le persone si deve protestare rumorosamente fino ad ottenere dei risultati visibili.

Infine bisogna ammettere qualche errore recente per ridare fiducia a chi ha votato in passato il M5S come quello di sostenere il governo Draghi. Bisogna dire che il nuovo M5S non commetterà più una scelta di questo tipo, mai più con un tecnico, mai più con un banchiere, mai più con chi sostiene i poteri forti perché per quello ci sono tutti gli altri partiti, ci sono le banche, ci sono le multinazionali che stanno decidendo già tutto delle nostre vite, altro che Giorgia.

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