Napoli, città mondo sempre in lotta tra degrado e bellezza. Fondi decapitati alla Grande Cultura per il Napoli Teatro Festival, 16 edizioni, con artisti internazionali che venivano prima a Napoli e poi ad Avignone. Ancora più grave mutilare la 72esima edizione del Festival di Ravello, che quest’anno non andrà in scena.

Mentre si fatica a trovare fondi per il Festival Barocco Napoletano (sette edizioni) in trasferta nelle chiese più belle di Napoli, escono dagli archivi storici del Conservatorio di San Pietra a Majella alcuni inediti del maestro Pietro Platinia. Eppure raccontare Napoli “musicalmente” rimane per il sindaco Manfredi & company un atto incompiuto. Quello che si vede è un “genocidio culturale”, parola cara a Pasolini. Festa, Farina e Forca, l’antico motto borbonico, è stato rispolverato con il Live Festival 2024 e il sindaco tocca così il fondo della sua già traballante popolarità.

Mettiamola così, Piazza Plebiscito non è la sua piazza. Basta con lo “stupro” aggravato e continuato di una delle piazze monumentali più belle al mondo, che chiamano il Mini Vaticano. A Milano cantano i Coldplay e Lana Del Rey. A Piazza Plebiscito Gigi D’Alessio: 14 date di cui 8 a lui solo il mese di giugno. Ci sarebbero altri luoghi come Scampia, Centro Direzionale e la Mostra d’Oltremare, e si darebbe pure un bell’esempio di rigenerazione urbana. C’è da chiamare in causa con forza la Sovrintendenza. Come può permettere questa indecenza?

Il Comune almeno incassa 30 denari. Quindi fa il Giuda. Prima non si poteva neanche potenziare l’illuminazione. Centro Storico Unesco patrimonio umanità? Inquinamento, rumori, monumenti mondiali che ne subiscono le conseguenze. Una fila di gabinetti piazzati davanti l’ingresso di Palazzo Reale. Questa commissione Unesco di professori e architetti non ha niente da dire? Questo professor Castagnaro che la presiede che dovrebbe garantire il piano di gestione perché tace complice? Noi residenti nel quadrilatero Chiaia/Montedidio/Santa Lucia/Municipio in lockdown forzato. Le attività commerciali costrette a chiudere alle 17. Mezza città transennata. Perché chi osa avvicinarsi è un orecchio non pagante.

Abito in zona e da tre anni subiamo questo supplizio. Era partito con 3 date, l’anno scorso 5, quest’anno 8. A 60 euro a seduta. Vuoi la piazza e allora mi fai il bagno di folla. Ma non blindi dentro casa chi abita intorno.

Ieri mi avvicino alle transenne, ovviamente schermate, per origliare delle mezze scuse di ma chi è ‘ to gigetto, si chiedono gli stranieri che transitano davanti al fetore emanato dalle toilette mobili. Chiede scusa a chi abita in zona e parte dai balconi di piazzetta Carolina e Gennaro Serra il primo buuuuuuu… Continua: ho letto sui social che alcuni di voi hanno protestato perché le guest star c’erano solo i primi due giorni… E parte il secondo buuuuu: perché devo pagare la stessa cifra per vedermi Geolier e Elodie sui maxischermi e non dal vivo?

Mister centomila, Fulvio Martusciello, riconfermato parlamentare, vuole portare Napoli in Europa. Come? Il concerto si chiama Gigi uno come te… Non serve aggiungere altro.

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