Televisione

Sanremo 2025, Carlo Conti: “Le serate finiranno prima, io non resisto. Avendo una certa età, rimetto il Dopofestival”. Ecco chi lo condurrà

Il conduttore delle prossime due edizioni della kermesse ha annunciato anche un cambiamento: "Riporto la suddivisione tra Nuove Proposte e Big: le Nuove Proposte non andranno ad aumentare il numero dei Big, ma avranno la loro gara"

Il ruolo ufficiale gli è stato affidato lo scorso 22 maggio, Carlo Conti ha deciso di lavorare da subito a “Sanremo 2025“. Il primo mattone per la nuova edizione si chiama regolamento: “Al Festival riporto la suddivisione tra Nuove Proposte e Big: le Nuove Proposte non andranno ad aumentare il numero dei Big, ma avranno la loro gara e i Big faranno la loro corsa”, annuncia il conduttore e direttore artistico al “Tg1 Mattina Estate” ospite della giornalista Giorgia Cardinaletti.

Un ritorno al passato, alle edizioni da lui condotte, dopo le modifiche volute da Baglioni e Amadeus che avevano unito, dopo la serata di dicembre di “Sanremo Giovani”, le due categorie sul palco dell’Ariston a febbraio. “Il vincitore delle Nuove Proposte sarà probabilmente proclamato nella serata delle cover“, aggiunge Conti che assicura che “non ci saranno eliminazioni, sarebbe anacronistico” spiegando che non intende “buttare all’aria” il lavoro dei suoi predecessori: “Sto lavorando sulle mie edizioni (dal 2015 al 2017, ndr) tenendo conto anche del grandissimo lavoro fatto successivamente da Baglioni nelle sue due edizioni e nei cinque straordinari festival di Amadeus che hanno fatto crescere Sanremo”.

Come più volte ribadito, Conti abbandonerà la durata extra large delle cinque serate: “A Sanremo finirò prima, ci saranno meno canzoni in gara. Io non resisto, avendo una certa età, rimetto il DopoFestival”, che secondo Dagospia dovrebbe finire nelle mani di Alessandro Cattelan, destinato anche a “Sanremo Giovani” e alla co-conduzione di una delle cinque serate.

Il conduttore ha raccontato di aver già iniziato a ricevere i file delle canzoni proposte da artisti e discografici, soprattutto su Whatsapp: “Ma gli ascolti veri e proprio inizieranno tra fine agosto e i primi di settembre”. Centrale, ribadisce, la scelta delle canzoni: “Ho sempre sentito una grande responsabilità: mia moglie mi dice che nei miei precedenti festival mi svegliavo di notte, assalito dai dubbi su un brano che magari avevo scartato. La ‘bistecca’ del festival sono le canzoni, i cantanti in gara, il resto è contorno“. Della centralità della musica, racconta, “ho parlato anche con Amadeus: la musica, del resto, è stata il fil rouge della nostra vita, il resto è metter su un programma televisivo, importantissimo, certo, perché Sanremo è come la Nazionale, si diventa tutti commissari tecnici e direttori artistici”.

Se la partecipazione di Panariello e Pieraccioni al suo fianco “sarebbe banale, non ci saranno o magari mi telefonano durante una serata”, Conti lancia un appello a Vasco Rossi: “Sarebbe fantastico iniziare con Albachiara cantata da Vasco. Vasco, pensaci: non lo voglio io, lo vuole l’Italia”.