Negli Stati Uniti, quasi 5 proprietari di veicoli elettrici su 10, al momento di cambiare auto, acquisteranno un veicolo con motore a combustione, abbandonando la tecnologia a batteria. A svelarlo è uno studio condotto da McKinsey. Molti dei circa 30 mila consumatori intervistati, provenienti da 15 paesi (complessivamente rappresentano oltre l’80% del volume delle vendite mondiali) temono che i costi di ricarica stiano ostacolando la transizione ai veicoli elettrici.
Mentre il 29% dei proprietari di auto alla spina sostiene che, probabilmente, torneranno a guidare veicoli tradizionali: percentuale che, come spiegato poc’anzi, sale al 46% nel caso degli Stati Uniti. Il 21% degli intervistati a livello globale, addirittura, non vorrebbe mai passare a un veicolo elettrico: tra questi, il 33% motiva la sua opinione facendo cenno a “problemi di ricarica”.
Fra le principali preoccupazioni dell’utenza analizzata, in effetti, c’è l’inadeguatezza dell’infrastruttura pubblica di ricarica (un timore che potrebbe acuirsi visto che la prossima generazione di acquirenti di veicoli elettrici, secondo McKinsey, farà affidamento sulla ricarica pubblica molto più di quella attuale, che si poggia molto su quella privata): solo il 9% ritiene che l’espansione dei punti pubblici di rifornimento sia adeguata. Ma a rendere scettici gli intervistati sono pure gli elevati costi di proprietà e la scarsa autonomia dei veicoli a batteria.