Aborto, eutanasia e gravidanza per altri. No, non sono solo “temi di sinistra“. Una maggiore apertura sui diritti civili proviene anche dagli elettori di destra. Non solo. L’elettorato della maggioranza – Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – si spacca, ammettendo di essere favorevole a una legge sul fine vita, a delle riforme sull’aborto, a una fecondazione assistita. E ancora, riconoscendo anche una procreazione medicalmente assistita o mostrando un’apertura sulle unioni civili. È quanto emerge da un sondaggio commissionato dall’Associazione Luca Coscioni all’istituto Swg, che conferma un sempre e più forte sostegno dell’opinione pubblica per il diritto all’autodeterminazione individuale, evidenziando una forte discrepanza sul tema “diritti civili” tra le scelte di governo e le posizioni dei loro stessi votanti. Una controtendenza che, sebbene divida vincitori e vinti delle ultime elezioni europee, trova un campo largo ampiamente condiviso negli elettori.
Gestazione per altri – Una vera e propria spaccatura tra gli elettori del centrodestra è quella sul tema della gravidanza per altri. Il 46% degli elettori di Forza Italia è contro il ddl Varchi, con il quale si intende rendere perseguibile il ricorso alla gestazione per altri (Gpa), anche se avvenuto all’estero, in Paesi in cui la Gpa sia lecita e regolamentata. Solamente il 39% sostiene la proposta Varchi mentre il 15% dichiara di non conoscere il tema. Punto di congiunzione tra l’elettore di maggioranza e quello di opposizione è, però, sulla necessaria regolamentazione della maternità surrogata in Italia: è ben vista dal 65% degli italiani, dal 48% dei sostenitori di FdI, dal 57% dei leghisti e dal 67% dei forzisti.
Eutanasia – L’attuale governo, come i precedenti, è già stato sollecitato dalla Consulta all’approvazione di una legge in grado di regolamentare il tema della morte volontaria assistita (una tecnica, già legale in determinate condizioni, a seguito della sentenza Cappato-Dj Fabo, ma senza un’effettiva norma). L’84% degli italiani si dichiara pro-eutanasia. Non solo. Sono l’83% gli elettori meloniani e di Forza Italia che si dicono favorevoli alla pratica. Mentre il 77% degli elettori del Carroccio, alle ultime politiche, ammettono di volere una legge sulla morte volontaria assistita. Pieno appoggio alla legalizzazione della pratica, invece, da parte delle opposizioni che, sul tema, si dichiarano “ampiamente sensibili alla tutela dei diritti civili”.
Aborto – Strade opposte tra elettori e partiti anche per quanto riguarda il diritto all’aborto. Solo il 25% degli italiani non lo ritiene un diritto a livello nazionale. Tra questi il 36% vota FdI, il 29% Lega e il 26% Fi. Per la maggior parte degli italiani, invece, la legge 194 è da modificare: solo per il 12% in senso più restrittivo, mentre per il 69% in modo migliorativo in termini di accesso all’interruzione volontaria di gravidanza e tutela al diritto all’autodeterminazione e alla salute. Sono il 62% gli elettori di FdI convinti che la legge sull’aborto vada migliorata. Il 61% quelli leghisti e forzisti.
Nel dettaglio, sono il 55% gli italiani che desiderano un’evoluzione della legge 194. In che modo? Agevolando l’interruzione di gravidanza farmacologica, permettendo l’auto-somministrazione del secondo farmaco, il misoprostolo. E dove è possibile anche a domicilio (come avviene nel resto del mondo). A pensarla così è il 49% del popolo di Fratelli d’Italia, il 48% di quelli della Lega e il 65% degli elettori di Forza Italia. Non solo. Un’area di miglioramento riguarda la gratuità della contraccezione a cui si dichiara favorevole il 43% di FdI, il 38% dei leghisti e il 29% di Fi. Mentre un migliore accesso alla tecnica è sostenuto dal 42% dei meloniani, il 48% dal popolo del Carroccio e il 52% dei forzisti.
Procreazione medicalmente assistita (Pma) e unioni civili – La legge 40 sulla Pma è più che attuale, soprattutto per i fatti di cronaca che hanno visto un ostruzionismo istituzionale alla trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali. Solo il 16% degli intervistati è contro l’accesso della Pma alle donne single: tra l’elettorato di Forza Italia prevalgono i sì (52% contro il 41%), Lega che si divide a metà (46% no e 45% sì), mentre a prevalere tra il popolo di FdI è il fronte del no (41% sì, 49% no). Incertezza, invece, sulle coppie dello stesso sesso: il 47% lascia il libero arbitrio anche se a prevalere sono il 37% degli intervistati a favore contro il 16% di contrari. È netta, però, la differenza tra i partiti di opposizione, tutti a favore, e quelli di maggioranza, tutti contro.
“Le libertà si costruiscono in Italia e in Europa anche fuori dal recinto dei partiti, con la partecipazione civica tra un’elezione e l’altra”, afferma Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. “La maggioranza delle persone chiede nuove leggi sull’eutanasia, la gravidanza per altri solidale e un miglioramento delle normative sull’aborto e sulle tecniche di fecondazione assistita”. E poi Cappato sottolinea: “È significativo che anche gli elettori di FdI, di Lega e di Fi, nonostante le posizioni avverse del partito, sostengano queste riforme. Gli italiani vogliono decidere autonomamente su questioni intime e drammatiche, senza proibizioni insensate imposte dallo Stato”.