L'avvocato Cristina Mancini, legale dei familiari della chef 35enne, ha fatto sapere che i carabinieri stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per fare chiarezza su quanto accaduto
Roberta Beckmann Hoffmann amava fotografare i tramonti perché, diceva, “infondono un senso di pace”. La grande passione della chef 35enne brasiliana, oltre la cucina, era sicuramente la fotografia. Purtroppo, però, proprio questa sua passione le è stata fatale: è morta precipitando nel vuoto da un muretto mentre stava scattando delle foto al tramonto in un belvedere di Quadrelle, un comune in provincia di Avellino.
Roberta fotografava tutti i tramonti che vedeva e poi li condivideva sul suo profilo Instagram, che conta circa 11mila follower: tra le sue foto si possono ammirare i panorami dell’Irpinia, di Napoli e anche del suo amato Paese, il Brasile, ritratto con la sua natura più selvaggia. Il fratello, Eduardo Semirucha Hoffmann, giunto a Quadrelle da Dublino, ha voluto che la salma venga cremata. I genitori attendono le sue ceneri in Brasile.
Intanto sono in corso indagini per chiarire i dettagli della tragedia: l’avvocato Cristina Mancini, legale dei familiari della vittima, ha fatto sapere che “è stato elaborato un video dai carabinieri della Compagnia di Baiano e del Nucleo Investigativo, che hanno raccolto una serie di frame estrapolati da un filmato delle telecamere di videosorveglianza della zona. Immagini nelle quali Roberta è stata immortalata prima che precipitasse dal muretto del belvedere in località Fusaro. Nel DVD viene ricostruito il percorso fatto da Roberta fino allo scalone del belvedere di Quadrelle, da dove la 35enne è precipitata da un’altezza di sette metri. Il video, insieme ai risultati dell’autopsia, potrebbe chiarire il mistero sulla morte della ragazza. Per ora nessuna pista è esclusa. Al momento c’è un fascicolo aperto con l’ipotesi di reato di omicidio volontario. L’atto potrà essere escluso solo con il deposito della relazione dell’esame autoptico da parte del medico legale”.