Pochi giorni fa l’elezione a nuovo sindaco di Vagli di Sotto, piccolo comune in provincia di Lucca, ora una condanna in primo grado a 3 anni di reclusione e 5 di interdizione dai pubblici uffici. È la parabola di Mario Puglia, accusato di truffa ai danni dello Stato. Il motivo? Una pensione di invalidità da lui percepita senza che gli fosse dovuta. Puglia è stato anche condannato a pagare un provvisionale di 200mila euro all’Inps e di 100mila all’Inail. “Dopo 72 assoluzioni, oggi il giudice mi ha condannato come richiesto dal pm per una truffa consumata 63 e 40 anni fa”, ha scritto il primo cittadino sul suo profilo Facebook.
Al voto di fine settimana scorsa il sindaco era stato rieletto con quasi il 90% dei consensi. In particolare nel mirino degli investigatori sono finiti i certificati d’invalidità a lui rilasciati dopo tre infortuni sul lavoro, avvenuti nel giro di 36 mesi, risalenti al tempo in cui era guardiano della diga Enel di Vagli, alla fine degli anni Ottanta. Questi, secondo l’accusa, sono stati modificati con una macchina da scrivere e la manipolazione avrebbe consentito a Puglia di percepire una pensione di invalidità per deficit cognitivo e patologie da trauma. Il giudice Giuseppe Pezzuti ha accolto le richieste del pm Antonio Mariotti.
La difesa rappresentata dall’avvocato Enrico Marzaduri, che aveva chiesto l’assoluzione per la mancanza di prove che dimostrino che i certificati siano stati ritoccati, ha annunciato che presenterà ricorso in Appello. “Dopo 72 assoluzioni, oggi il giudice mi ha condannato in primo grado come richiesto dal pm a 3 anni per una truffa consumata 63 e 40 anni fa – ha scritto Puglia attraverso i canali social – Non ho mai fatto alterazioni di documenti. Ad ogni modo anche se eventualmente fosse così, sicuramente dopo 60 anni sarebbero prescritti. Rispetto la decisione del Giudice e ribadisco la mia assoluta fiducia nella magistratura giudicante. I miei avversari presenti come una tifoseria che pensavano alla mia sospensione da sindaco credo che rimarranno ad abbaiare alla luna”.