Con i chiari di luna di questi ultimi sei mesi, la foto incorniciata dal balcone, con un Re visibilmente commosso ed una Kate finalmente sorridente, è quello che fa voltare pagina
Alla fine è tornato il sole. God save the King, ma soprattutto salvi la Corona. La sopravvivenza della monarchia inglese non è mai stata tanto in pericolo come nel 2024, ma finalmente, oggi, dopo sei mesi di tormenti, caos e pasticci comunicativi incredibili, il Re può tirare un sospiro di sollievo. La foto simbolo dei reali britannici è stata scattata, il futuro è immortalato in una immagine che restituisce il quadro familiare (ristretto ma pulito) che Carlo III, oggi 75enne, ha in mente da quando, un anno fa, si è messo in testa quella corona.
Al suo fianco, a portare avanti la monarchia più popolare al mondo, ci sono e ci saranno suo figlio William e sua moglie Kate, finalmente tornata sulla scena pubblica nella giornata che dal XVII secolo festeggia il compleanno del sovrano con una parata militare davanti a Buckingham Palace. Nessuno se ne avrà a male se nè Kate nè Carlo III hanno rispettato la tradizione, lei non c’era per il sopralluogo dell’8 giugno e lui oggi non ha sfilato a cavallo. Entrambi combattono contro il cancro che è stato loro diagnosticato lo scorso gennaio, entrambi si muovono a vista sotto stretta autorizzazione dei medici che li hanno in cura. Ma con i chiari di luna di questi ultimi sei mesi, la foto incorniciata dal balcone, con un re visibilmente commosso ed una Kate finalmente sorridente, è quello che fa voltare pagina a far loro sperare in un futuro migliore. Anche se nel frattempo su Londra si è abbattuta una vera e propria bomba d’acqua e vento.
La principessa del Galles è arrivata a palazzo in automobile accanto a William e ai tre bambini, poco prima delle 10.30. Il volto inizialmente serio e tirato dietro al largo finestrino della macchina bordeaux che l’ha riportata in pubblico, per la prima volta nel 2024; dopo il ricovero in clinica, dopo la diagnosi di cancro e la decisione di ritirarsi dalla scena pubblica.
Abito bianco dai profili neri firmato da Jenny Packham con un largo fiocco e un cappello bianco a falde larghe di Philip Treacy sul capo. I capelli raccolti, un filo di rossetto la spilla del Reggimento delle Guardie irlandesi sul petto. Il re, a bordo della carrozza dello Scottish State nera e oro, oggi ha messo da parte il ruolo da protagonista per lasciare che fosse il ritorno della nuora a prendersi la scena, perchè lei è e resta la più amata della casa reale.
I primi sorrisi la principessa del Galles, che era stata vista per l’ultima volta il 25 dicembre dell’anno scorso mentre andava a messa a Sandringham, li ha regalati dopo essere uscita dai cancelli del palazzo seduta sulla carrozza con accanto il piccolo Louis. Di fronte George e Charlotte allegra ed intenta a pulire i vetri appannati per la forte pioggia che non ha fermato lo spettacolo. I bambini sono cresciuti, sempre più alti e lei, filiforme, li ha accompagnati dentro al palazzo per salutare il mondo che ha passato sei mesi tra l’apprensione per la sua salute e il bombardamento delle teorie cospirazioniste più assurde a motivare l’uscita di scena della loro beniamina.
Lei è tornata, come sempre devota al suo dovere e determinata a non rinunciare al suo ruolo che un domani dovrebbe metterle in testa la corona che tanto ha sognato, sin da bambina. In una metafora pennellata alla perfezione, il meteo londinese ha simboleggiato le luci, le ombre, il sole e la pioggia battente sopra il palazzo più controverso ed immobile dei giorni nostri. Un regno ostinato a preservare la sua esistenza ha dato alla Gran Bretagna e ai paesi del Commonwealth la sua prova di forza, all’insegna della tradizione e contro la sempre più forte spinta che chiede di chiudere con questo capitolo giudicato obsoleto. Quello che resta indiscusso è il potere della telenovela di casa Windsor e dei suoi protagonisti nonostante davanti a loro sia ormai sceso il velo della imperfezione e caduto quello dell’immortalità tanto cari a Elisabetta II. Un mondo che non c’è più.