Diritti

Da Roma a Catania è il giorno del Pride. Nella Capitale anche Schlein: “Al G7 sparite parole sui diritti, noi li difendiamo”

Decine di migliaia di persone affollano la parata del 30esimo Roma Pride. Centinaia le bandiere arcobaleno e gli abiti colorati che affollano le strade. Quaranta i carri che sfilano attraverso le arterie della Capitale per raggiungere le Terme di Caracalla. La madrina di quest’anno è la cantante Annalisa, il cui brano “Sinceramente” è stato scelto come inno della manifestazione, anche se è stata Mon amour a far scatenare tutti, politici compresi (come la segretaria e il deputato del Pd Elly Schlein e Alessandro Zan). In testa alcune moto e dietro lo striscione con lo slogan di quest’anno “30 anni di orgoglio”, a reggerlo tra gli altri anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, con la fascia arcobaleno per l’occasione.

A sfilare anche la segretaria del Pd Elly Schlein, come la deputata dem Laura Boldrini e il segretario di +Europa, Riccardo Magi. Non è al corteo, ma manda un messaggio social di sostegno il leader M5s Giuseppe Conte: “Il M5S c’è e ci sarà: contro le spinte reazionarie, per i diritti. #RomaPride”. Presenti al corteo, invece, la senatrice Alessandra Maiorino e l’eurodeputato Pasquale Tridico. “Siamo un milione in piazza oggi” dice Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride. Va detto che per le forze dell’ordine si tratta di non più di 50mila persone, un divario nelle stime rituale ma poche volte così ampio.

Oltre alla Capitale altre quattro città, tra sabato e domenica, saranno attraversate dai cortei dell’onda pride, la grande manifestazione a sostegno dei diritti delle persone Lgbtqi+ organizzata da Arcigay e dalle altre associazioni locali e nazionali. Corteo anche a Torino, con partenza in via Principe Eugenio, in Sicilia con il Catania Pride e, dall’altra parte della penisola, in Lombardia, sfila il Bergamo Pride. È in programma domenica, invece, il corteo del Verona Pride, con partenza alle 15,30 da piazzetta Santa Toscana.

“Una straordinaria partecipazione al Pride di Roma, ne seguiranno altri in tutta Italia. Noi continueremo a difendere i diritti delle persone Lgbtqia+ nonostante il governo abbia perso un’altra occasione durante questo G7 dove sono sparite alcune parole: aborto, identità di genere, orientamento sessuale”, ha commentato la segretaria Elly Schlein. “Possono cancellare qualche parola ma non possono cancellare i nostri corpi, la nostra lotta per la libertà e l’uguaglianza di tutte le persone”, ha aggiunto. La musica pop ha fatto scatenare la segretaria sul carro del Coordinamento del Roma Pride. In particolare quando è risuonato il pezzo Festival di Paola e Chiara, madrine lo scorso anno della kermesse, ha cantato a squarciagola e ballato. Con lei sul carro (lo stesso di Annalisa e delle Karma B) anche Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd.

“La nostra Onda sfila nel fine settimana dei potenti riuniti nel G7 in Puglia a discutere delle vite di milioni di noi – dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay – Un incontro con una lista lunga di argomenti, dalle guerre all’economia, ma che ridimensiona e smussa, per volontà esplicita dell’Italia, i temi delle donne e delle persone Lgbtqi+. Eccoci allora, presidente Meloni: ecco le persone che lei vorrebbe cancellare con un tratto di penna. Ci vedrete nelle strade a raccontare un Paese in lotta, bello e orgoglioso”. “Un Paese diverso dai picchiatori che i capi di Stato hanno visto al loro arrivo nel nostro parlamento. Tutti suoi fedeli alleati. Il Paese che invece oggi sfila nelle strade è un Paese che lei non vuole ma soprattutto non può rappresentare, lei che col suo governo ha sferrato una guerra infame ai bambini e alle bambine delle famiglie arcobaleno e agli adolescenti con varianza di genere – conclude Piazzoni – Il rosa del suo abito con cancella il nero delle sue politiche, presidente Meloni. Rieccoci qui, nonostante il suo mercato al ribasso. Intanto si goda la nostra presa di parola“.

Non ha partecipato alla sfilata, intervenendo solo sui social il presidente del M5s Giuseppe Conte: “Non so che problemi abbiano alcuni con la libertà e i diritti degli individui. Si prova spesso a ridimensionarli, a frenarli, a fare passi indietro, mentre dovremmo essere uniti per far avanzare i diritti di tutte e tutti a passo deciso, per difendere e garantire la comunità Lgbtqia+, che ogni giorno subisce violenze, discriminazione e insulti per il proprio modo di essere e perché difende il proprio diritto di amare. Il M5S c’è e ci sarà: contro le spinte reazionarie, per i diritti”, ha scritto su X l’ex presidente del Consiglio.

Nella notte, ha informato il Campidoglio, alcuni militanti di Militia Christi – movimento politico tradizionalista cattolico – ha imbrattato i vasi con i colori della bandiera arcobaleno posizionati a piazza dell’Esquilino. “Questa mattina i cittadini dell’Esquilino e la comunità Lgbtqia+ si sono svegliati con i vasi imbrattati, un modo per dire no al Pride – afferma l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi – Da tre anni salutiamo il passaggio del Pride con i vasi rainbow in segno di amicizia e vicinanza alla comunità Lgbtqia+. Un simile atto non era mai successo. Si tratta di un gesto vile compiuto di notte, figlio di un clima che si sta inasprendo ma che respingiamo con forza. Il personale del Servizio Giardini è già al lavoro per ricoprire le scritte”. Di sicuro non ha rovinato la festa.