“Da un anno e mezzo i boschi della Val Rosandra, dopo essere stati ripuliti, non portano più tracce di passaggio di persone da qui. Prima si avvistavano anche decine di persone migranti provenienti dalla rotta balcanica ogni giorno, mentre ora i boschi sono puliti”. A raccontarlo, nel videoreportage firmato dall’Ansa, è Lucio Ulian, già comandante del copro forestale regionale. Abiti, oggetti, borse sono stati avvistati ancora, a pochi chilometri di distanza, a Basovizza. “Quest’anno il numero di persone si è notevolmente ridotto, l’anno scorso superavamo anche i 100 arrivi al giorno”, dice da Trieste Gian Andrea Franchi, fondatore di Linea d’Ombra. “Non è facile capire perché. Ci sono diverse ipotesi: c’è chi dice che l’aumento di passeur a pagamento influisce, c’è chi sostiene che la rotta è cambiata, perché un numero maggiore di migranti arriva direttamente al Sud Italia, dalla Turchia, e chi dice che molti migranti siano costretti a fermarsi a Cipro, più che in passato”.

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