E pensare che quell’assist di tacco gli stava quasi per rubare la scena. Perché il passaggio di Wind che ha permesso a Eriksen di portare in vantaggio la Danimarca contro la Slovenia è qualcosa di meraviglioso. Solo che quel gol ha un significato così profondo, che nemmeno un assist così riesce a oscurarlo: tre anni e quattro giorni dopo quella partita contro la Finlandia dove Eriksen ha rischiato di morire, arriva una rete che è liberatoria. C’è chi parla di un cerchio che si chiude, di un nuovo inizio. Lui, il trequartista, nemmeno vuole pensarci: “Guardo oltre”, aveva detto prima della gara di ieri.
La guida a Euro 2024, girone per girone – Favorite, outsider e programma
Questi i fatti: a Euro 2020, giocati nel 2021 post covid, Eriksen viene colpito da un arresto cardiaco. A salvarlo sono i medici e il suo compagno, Kjaer, che dal campo interviene immediatamente per evitare che il giocatore possa soffocare. La partita è Finlandia-Danimarca, la prima nel loro calendario: è finita 1-0 ma del risultato quasi nessuno ha tenuto conto. Quasi come adesso: contro la Slovenia, a Euro 2024, la Danimarca non è andata oltre l’1-1, ma quel gol del trequartista del Manchester United è la copertina quantomeno di queste prime partite, forse condivisa solo con le parole fuori dal campo, tutte a tema politico, di Thuram e Mbappé.
La storia di Eriksen
Copertina o no, e in qualsiasi modo la si voglia vedere, questo gol ha il sapore non tanto di rivincita. Ma di conferma. Perché la carriera di Eriksen dopo quell’episodio sembrava davvero finita, ma era riuscita in qualche modo a ripartire.
Aveva 29 anni, gli era stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo e in Italia, secondo il regolamento, non avrebbe potuto più giocare. Con l’Inter la risoluzione contrattuale era arrivata a dicembre 2021, ma le condizioni sembravano in miglioramento ed era quindi scattata la chiamata del Brentford, per un ritorno in Premier League: contratto di 6 mesi, 11 partite e 1 gol segnato. Tutto a posto? Sì, anche secondo il Manchester United: Ten Hag lo voleva a tutti i costi e gli aveva proposto un triennale. 72 presenze, 3 gol e 13 assist in due stagioni e la nuova chiamata agli Europei. Con il gol di cui sopra.
Il futuro sarà a Manchester, e l’intenzione di smettere al momento proprio non c’è. La Finlandia è lontana, gli Europei sono tutti da vivere. “Senza nemmeno pensarci troppo”.
Gironi, classifica e regolamento: chi passa agli ottavi di finale
Gruppo A – La Germania che vuole tornare grande e l’Ungheria di Marco Rossi
Gruppo B – Italia nel girone più duro. La solita Spagna, la Croazia all’ultima chance
Gruppo C – L’Inghilterra “per portarla a casa” e la Danimarca per ritrovarsi
Gruppo D – La Francia dei fenomeni e l’Olanda della nuova generazione
Gruppo E – Il Belgio della transizione e la Slovacchia di Calzona
GRUPPO F – L’eterno Ronaldo contro le giovani stelle di Turchia e Georgia