di Mattia Ruffolo
Alla cortese attenzione dell’Egregio Direttore della Pinacoteca di Brera.
Dottor Crespi,
Le scrivo per esprimere il mio profondo rammarico per l’evento svoltosi due sere fa presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Brera, che ha visto la partecipazione dell’influencer Estetista Cinica in merito al lancio della sua linea di make up.
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Pur comprendendo le difficoltà economiche che i Musei Nazionali devono affrontare, ritengo che l’organizzazione di banchetti di questo tipo sia non solo avvilente ma anche offensiva per ciò che la Pinacoteca di Brera rappresenta. Se questa è la direzione culturale e commerciale che ha deciso di adottare per la gestione della Pinacoteca di Brera, allora la situazione è estremamente preoccupante.
Credo sia doveroso, in questo caso, rendere pubblici gli introiti economici derivanti da questa festa e specificare in cosa verranno reinvestiti – spero direttamente a iniziative di conservazione. Ritengo inoltre necessario portare la questione all’attenzione dell’Assessore alla Cultura Sacchi, del Comune di Milano, affinché intervenga sulla grave inadeguatezza e superficialità con cui è stata gestita la situazione.
Noi, in qualità di docenti e operatori della cultura, abbiamo il dovere di proteggere l’integrità delle nostre istituzioni e ci tengo a sottolineare che non scrivo questa mail in qualità di storico dell’arte, ma semplicemente come cittadino milanese profondamente indignato dalla mercificazione dei nostri beni attraverso iniziative del tutto inappropriate.
Sono convinto di esprimere anche il pensiero degli studenti dell’Accademia di Brera, istituzione della quale anche io ho fatto parte, che di fronte a tale ingiustizia meriterebbero delle scuse. Una curiosità: è ancora vietato introdurre borracce d’acqua in biblioteca!?
Distinti saluti