Politica

“Aggredito alla Camera”: il deputato Donno (M5s) presenta denuncia contro 5 deputati di Lega e Fratelli d’Italia

Lo aveva annunciato e ora è arrivata la conferma. Il deputato del Movimento 5 stelle, Leonardo Donno, ha depositato questa mattina ai Carabinieri, accompagnato dal legale, una denuncia su quanto è avvenuto durante la rissa alla Camera del 12 giugno scorso. E secondo quanto si apprende, il grillino, nella sua denuncia-querela, citerebbe anche alcuni deputati fra cui i leghisti Igor Iezzi e Stefano Candiani, e i meloniani Enzo Amich, Gerolamo Cangiano e Federico Mollicone. Non solo. I reati che si ipotizzano sono quelli di lesioni e tentate lesioni.

È passata circa una settimana dalla maxi-rissa all’interno dell’aula parlamentare. Durante il dibattito sull’Autonomia differenziata, Donno era sceso dai banchi della Camera e aveva cercato di consegnare al ministro Roberto Calderoli il tricolore italiano. Poi era iniziato il caos. Alcuni colleghi della destra sono partiti per aggredire il grillino. Ma è in particolare il deputato leghista Iezzi a tentare di superare la barriera di commessi e parlamentari provando a colpire ripetutamente in testa Donno, che pochi minuti dopo, cade a terra. Non solo. Nel caos più totale non sono mancati il segno della Decima Mas fatto più volte, dalla compagine leghista, mentre dai banchi dell’opposizione si intonava a gran voce “Bella Ciao”.

Donno, ad Agorà lo scorso 13 giugno, aveva ripercorso gli attimi convulsi della bagarre a Montecitorio. “Il mio era un gesto tranquillo, simbolico, pacifico, ci sono le immagini – aveva spiegato -. Non è stata una rissa, ma un’aggressione squadrista da più deputati di destra che hanno provato in tutti i modi a raggiungermi”. E poi, intervistato da Repubblica, aveva aggiunto: “Mi hanno preso a calci, un pugno mi ha colpito dritto alla sterno”. Con tanto di referto medico alla mano per chi lo accusava di aver “simulato”. “Altro che simulazione, ecco il testo: Durante la seduta ha ricevuto un colpo allo sterno, presentando difficoltà a respirare per alcuni secondi, senza perdere conoscenza. Trasferito in terapia intensiva, parametri vitali normali. Dopo 7-8 elettrocardiogrammi, mi hanno anche somministrato un antidolorifico”.