La coppia si è conosciuta allo Stadio San Siro ed è stato il conduttore a farsi avanti e a cominciare un lungo corteggiamento, fino a quando è riuscito a conquistare il cuore della moglie
Sono una delle coppie più durature dello showbusiness italiano e per questo anche tra le più ammirate. Alessandro Cattelan e sua moglie Ludovica Sauer si sono incontrati allo stadio San Siro nel 2008 e da allora non si sono più mollati, mettendo su famiglia e con due figlie Nina, nata nel 2012 e Olivia, concepita nel 2016. I due sono stati ospiti del podcast “Mamma Dilettante” di Diletta Leotta, e hanno raccontato dell’allergia del conduttore verso date, ricorrenze e matrimoni.
“Non ho mai presentato le mie fidanzate ai miei genitori, Ludovica è stata l’unica. Quando l’ho vista per la prima volta era una situazione particolare. -ha detto Cattelan – Con lei mi sono fatto subito avanti. Mi percepisco ancora calciatore. Ho giocato a calcio fino a 40 anni. Il mio non è un rifiuto per il matrimonio io odio proprio il giorno. Non amo il giorno del mio compleanno. Eravamo in pochi al mio matrimonio. In quella giornata mi sentivo a mio agio, eravamo in 25 persone. Ho lavorato anche quel giorno. Quando andremo a Las Vegas, in un viaggio futuro, ci sposeremo lì per la seconda volta. Lo diciamo anche a te Diletta se vuoi venire”.
Poi Cattelan ha spiegato il rapporto con le figlie: “Quando nasce un figlio determinate cose cambiano però tutto sommato è andato tutto bene Abbiamo sempre fatto tutto quello che ci piaceva. Sono ancora nella fase in cui riesco ad apparire intelligente ai loro occhi e mi piace aiutarle con i compiti. Faccio il massimo che posso per essere un buon papà. A Nina non le frega più niente del mio lavoro. X Factor non le è mai interessato. Ieri invece sono andato a prendere il gelato con mia figlia Olivia e si è lamentata dei fan che mi hanno fermato per una foto. Però sono colpito da quanto le ragazzine di 12 anni piacciano le canzoni di Sanremo. Nina e Olivia guardano Sanremo. Loro ascoltano la playlist”.