In extremis la maggioranza evita lo scontro su balneari e redditometro. Dopo aver fatto muro fino a martedì mattina, Lega e Forza Italia hanno accettato le rassicurazioni del governo e sembrano disponibili a lasciar cadere gli emendamenti al decreto Coesione presentati in commissione Bilancio del Senato, che puntavano a tutelare i concessionari delle spiagge e abolire una volta per tutte lo strumento anti evasione bloccato dopo essere stato rispolverato dal viceministro Maurizio Leo all’insaputa della premier Giorgia Meloni. Il Quirinale aveva espresso dubbi sull’inserimento della due proposte nel decreto, vista l’estraneità per materia.

Sul fronte dei balneari il senatore Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega a Palazzo Madama, ha spiegato che Chigi ha promesso di affrontare l’argomento in uno dei prossimi cdm. Di qui la decisione di trasformare l’emendamento in un ordine del giorno che impegna l’esecutivo “ad adottare una mappatura, definire un processo di riordino del settore, garantendo un ritorno economico e tutelando le attività di impresa, anche attraverso il riconoscimento di un indennizzo parametrato al valore aziendale e di un sistema di prelazione“. L’esponente del Carroccio ha poi rispedito al mittente le accuse di forzatura, rivendicando “le istanze di un settore importante per il Paese” e il riconoscimento del “lavoro effettuato dal tavolo tecnico istituito presso la Presidenza del Consiglio”, sonoramente bocciato dalla Commissione Ue.

Quanto al redditometro, il sottosegretario dell’Economia Federico Freni ha annunciato che la richiesta di Fi per abolirlo sarà inserita in un prossimo provvedimento. Potrebbe entrate nel decreto correttivo del concordato preventivo atteso giovedì in consiglio dei ministri. Il capogruppo di Fi al Senato Maurizio Gasparri ha incassato la rassicurazione spiegando però che serve “un’ulteriore conferma della volontà di risolvere la questione” da parte dei “livelli di governo competenti o massimi”. L’emendamento degli azzurri propone l’abolizione della legge originaria sullo strumento anti-evasione e del decreto ministeriale di maggio in materia, poi sospeso.

La commissione Bilancio tonerà a riunirsi alle 14 di mercoledì per proseguire il voto sugli emendamenti. Quelli su balneari e redditometro sono stati accantonati.

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