Avrebbe abusato più volte di una ragazza che aveva il sogno di diventare una modella, fingendosi colui che le avrebbe fatto conoscere volti noti di un mondo quasi inaccessibile e svoltare la carriera. Ma lei ha trovato il coraggio di denunciare e il suo esposto ha portato all’arresto, avvenuto il 15 giugno, di Moreno Galli, fotografo 63enne titolare di un’agenzia di casting con sede a Firenze. L’accusa è di violenza sessuale aggravata dall’abuso della posizione dominante sulle vittime. Il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato notificato nel capoluogo toscano, con l’ausilio dei Carabinieri di Firenze, dove l’uomo è residente, dalle forze dell’ordine di Roma su delega della Procura della Repubblica capitolina. Galli è stato condotto alla casa circondariale di Sollicciano.
All’epoca dei fatti 18enne, la studentessa romana ha presentato la denuncia presso i Carabinieri il 16 gennaio scorso. Qui ha raccontato le violenze subite fin dal primo incontro con Galli. I due si conobbero per la prima volta per un casting a Trastevere e tutto sembrava andare per il meglio. La ragazza, presente all’incontro con varie coetanee, alcune accompagnate dai genitori, fu accolta in una sala dal fotografo che le spiegò come si sarebbe svolta la procedura di selezione. Ma poi la situazione precipitò velocemente: “Dopo che una ragazza mi prese le misure del corpo – racconta nell’esposto – mi accomodai nell’ufficio di Galli, rimanendo da sola con lui. Mi disse che a differenza delle altre io non avrei dovuto pagare per i book fotografici. Poi quando mi diressi verso l’uscita, chiuse la porta spingendomi contro il muro, alzandomi la maglia e baciandomi il seno. Ero esterrefatta, sorpresa, imbarazzata, infastidita ma nonostante questi sentimenti, io non riuscivo a muovermi”.
Il secondo appuntamento ebbe luogo qualche giorno dopo il primo, stavolta in un B&B di Firenze per trascorrere un pomeriggio di lavoro con un fotografo di nome Alex P. Quest’ultimo andò a prendere la giovane alla stazione di Santa Maria Novella e, a stando alla sua testimonianza, cercò con forza di convincerla “a effettuare foto da nuda. Io risposi chiaramente che non volevo anche se lui diceva che il suo intento era ‘quello di fare spogliare le ragazze'”. Improvvisamente, durante l’incontro, fu Galli a piombare sul set: “Mi disse che doveva riprendere le misure del corpo, iniziò a toccarmi. Io ero ferma, impietrita, speravo solo che terminasse subito. Avevo paura che mi facesse del male“, si legge ancora nella denuncia.
La ragazza, però, di fronte alle prestigiose offerte di lavoro presentate da Galli non riesce ad allontanarsi da lui e, parallelamente, dalle violenze. Che avvengono ancora e ancora, per esempio in una suites&spa di Trinità dei Monti, e quasi sempre con la stessa giustificazione: “Non voglio fare nulla, stai tranquilla“. Sempre a Firenze l’ultimo episodio. Il fotografo e la ragazza si incontrano per un lavoro presso una famosa boutique inglese e, una volta finito, lui la convince a entrare in un hotel: “Iniziò a baciarmi, mi spinse su un termosifone bollente, poi contro un tavolo“. Ma questa ennesima violenza è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, che ha portato alla denuncia e all’arresto dell’uomo che le prometteva di fare successo: “Non sono venuta prima per vergogna e soprattutto perché mi sento io colpevole dal momento che non ho mai reagito, per paura, o comunque ho continuato a incontrarlo. Poi ho capito che la cosa giusta era denunciare quest’uomo per quello che mi ha fatto, anche perché vorrei evitare che altre ragazze come me, prese dalla brama di fare successo in quel mondo, si possano ritrovare in queste situazioni“. La studentessa romana potrebbe essere soltanto l’ultima delle vittime di Galli. Contro di lui c’erano già state analoghe denunce nel 2009 e 2021 da parte di altre tre giovani aspiranti modelle che sono state riascoltate dagli investigatori nell’ambito delle nuove indagini.