Media & Regime

“Grave che Rai News24 non abbia parlato dell’inchiesta di Fanpage sulla giovanile di Fdi”: la protesta dei giornalisti

“Il cdr ritiene grave e deprecabile che dopo oltre quattro giorni la direzione di Rai News24 non abbia dato copertura all’inchiesta di Fanpage sul movimento giovanile di Fratelli d’Italia“. È quanto si legge in un comunicato del Comitato di redazione della testata del servizio pubblico. Infatti, finora il canale Rai News24 non ha mai parlato dell‘inchiesta di Fanpage, pubblicata venerdì scorso, che ha rivelato la faccia nascosta di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, tra inni nazisti, saluti romani, apologia del terrorismo nero dei Nar e cori per il Duce. “Purtroppo – conclude il comunicato – i telespettatori di Rainews24 e gli utenti di Rainews.it e Televideo non troveranno nulla al riguardo. L’ennesimo smacco al nostro ruolo di giornalisti del servizio pubblico”.

Il cdr contesta il direttore della testata, Paolo Petrecca, nominato nel novembre 2021. E sottolinea che il reportage “ha determinato reazioni politiche a livello internazionale”. Lunedì 17 giugno, sulla questione si è espressa anche la Commissione europea: “Il punto di vista della Ce e della presidente Ursula von der Leyen sulla simbologia del fascismo è molto chiaro: non crediamo sia appropriata, la condanniamo, pensiamo che sia moralmente sbagliata“, ha detto Eric Mamer, il portavoce dell’esecutivo Ue, rispondendo a una domanda sull’inchiesta di Fanpage.

E in Italia, è stato il Partito Democratico a depositare un’interrogazione parlamentare in Senato chiedendo conto al governo, in particolare alla premier Giorgia Meloni e al ministro dell’Interno Matteo Piantendosi, su quanto mostrato dal giornale online di Francesco Cancellato.

Un’inchiesta, quella di Fanpage, costruita grazie a una giornalista infiltrata tra gli ambienti della Gioventù meloniana, il fiore all’occhiello di FdI e futuro del partito della premier. Una telecamera nascosta ha ripreso tutto quello che accadeva lontano dai riflettori, nelle riunioni e nei concerti di estrema destra. Nei video raccolti e diffusi si vedono anche alcuni politici come i deputati Marco Perissa e Paolo Trancassini che si stringono la mano con il saluto gladiatorio (come i veri camerati), oppure l’eurodeputato Nicola Procaccini mentre fa lo stesso con altri dirigenti.