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“Ho appena pagato 500 dollari per sentirmi dire da un dottore che devo bere di meno”. Ma troppa acqua può davvero far male alle salute?

Risponde Dario Manfellotto, medico Internista e nefrologo presso l’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola Roma

di 30science per Il Fatto
“Ho appena pagato 500 dollari per sentirmi dire da un dottore che devo bere di meno”. Ma troppa acqua può davvero far male alle salute?

Il troppo storpia. Anche quando si tratta di consumare qualcosa di apparentemente innocuo: l’acqua. O almeno è stato così per Taylor, una giovane Tiktoker americana, che ha raccontato di aver scoperto dopo una visita medica di aver consumato troppa acqua e ciò le ha causato diversi problemi. Il consiglio del dottore è stato sorprendente: bere meno. “Ho appena pagato 500 dollari per sentirmi dire da un dottore – dice Taylor in un video pubblicato sul suo account TikTok – che devo bere meno acqua. Ragazzi, io sono quell’amica che va in bagno tipo ogni ora. Davvero, mi sveglio durante la notte, è fuori controllo. Quindi ho pensato di farmi visitare da un urologo e mi faccio controllare”. Dopo aver fatto l’ecografia, il medico avrebbe capito che la giovane “alzava il gomito” con l’acqua. “Il dottore mi fa ‘Hai 23 anni, stai bene, quanta acqua bevi ogni giorno?’, e ha visto la mia bottiglia, che è da più di un litro – dice Taylor, che afferma di svuotarla 3 volte in 24 ore. Il medico le avrebbe detto: “Oh Dio, no, è troppa, cerca di diminuire lentamente e vedrai grandi risultati, non voglio darti pillole o medicine o cateteri a quest’età”. Nei commenti al video della giovane americana c’è chi afferma di essere un esperto e dichiara: “Sono un medico, e non so da dove venga l’idea che bisogna bere così tanta acqua”. Mentre diverse persone affermano di aver avuto esperienze simili. “Io e il mio dottore abbiamo recentemente avuto esattamente questa conversazione, ma il mio problema è che ho davvero sete!”, racconta un altro utente.

Dunque, una domanda sorge spontanea: bere acqua può davvero far male alle salute? “Non voglio entrare nel merito del caso clinico specifico, ma assumere liquidi è sicuramente necessario, soprattutto nel periodo caldo, per far fronte alle perdite che avvengono con la sudorazione”, specifica subito Dario Manfellotto, medico Internista e nefrologo presso l’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola Roma. “In un organismo sano – spiega Manfellotto – le raccomandazioni sono di assumere tra un litro e mezzo e due litri di acqua giornalieri. E se si svolge un’attività molto dispendiosa in termini di energia, come ad esempio nel caso dell’attività fisica, è necessario bere un quantitativo maggiore di acqua, così da integrare le perdite di liquidi dovute alla sudorazione”.

Ma cioè che si assume, anche se acqua, deve essere eliminato correttamente. “È importante – sottolinea – che quello che viene assunto sia eliminato attraverso la diuresi, mantenendo un equilibrio fra entrate e uscite. Di solito non insorgono problemi in soggetti giovani e sani, ma nell’adulto o nell’anziano, soprattutto se vi sono malattie di cuore o renali, bisogna prestare maggiore attenzione ed evitare che l’acqua assunta venga trattenuta dall’organismo”. E continua: “In questi casi bisogna sempre verificare che non compaiano edemi, cioè gonfiori, e non si verifichino improvvisi aumenti di peso, dovuti alla ritenzione di liquidi. Nell’adulto e nell’anziano, in presenza di malattie croniche o in caso si stiano seguendo terapie, è necessario che quello che viene bevuto venga poi eliminato dall’organismo”.

In una persona giovane, secondo l’esperto, bisogna parametrare e proporzionare l’assunzione di acqua in rapporto all’attività svolta. “In linea generale – consiglia Manfellotto – l’estate è il periodo in cui bisogna bere di più, poiché si perdono molti liquidi con la sudorazione, ma sempre seguendo il buon senso”. E specifica: “E’ necessario che le persone più anziane o con patologie si affidino e seguano le indicazioni del proprio medico curante”. L’esperto ha poi messo in guardia dall’abuso di altre sostanze, come gli integratori. “L’assunzione di altre bevande – afferma Manfellotto – come integratori o altro, di regola non è necessaria. La norma è che per mantenere l’equilibrio idrico ed elettrolitico dell’organismo bisogna reintegrare soltanto le sostanze che sono chiaramente deficitarie. E conclude: “Si assume sodio, potassio o magnesio soltanto se le analisi del sangue documentano che i livelli di questi elettroliti sono carenti e vi è dunque una condizione di deficit conclamato”.

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