Il braccio del lavoratore – amputato mentre stava tagliando il fieno a Latina – era stato gettato nei campi nell’incredibile tentativo di nascondere in qualche modo l’incidente avvenuto a Borgo Santa Maria e denunciato dal sindacato. La procura ha aperto un’inchiesta per lesioni gravissime e omissione di soccorso. Il 30enne è rimasto gravemente ferito anche alle gambe. Scaricato davanti casa, è stato soccorso da connazionali e portato in ospedale dove si trova ricoverato. Sul caso indagano i carabinieri che stanno sentendo testimoni mentre sono ancora in corso accertamenti in merito alla posizione contrattuale del lavoratore. Un incidente sul lavoro quello registrato nel Pontino circondato dal silenzio della politica in generale e dagli eletti nella circoscrizione di Latina, tra cui proprio la premier Giorgia Meloni, che pur in passato ha commentato gravi infortuni.

Unica voce politica quella di Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale Pd, che denuncia l’esistenza di un sistema . “La tragica vicenda del lavoratore indiano, con un braccio tranciato e il corpo schiacciato da un macchinario, che viene caricato su un pulmino e abbandonato senza soccorso davanti a casa, per evitare responsabilità da parte del datore di lavoro, con il rischio elevatissimo di condannarlo a morte, non è il frutto di un comportamento isolato, di rara e drammatica disumanità. È il coerente risultato del sistema agromafioso che – afferma Guerra – opera nella provincia di Latina, denunciato con dovizia di dati da ricerche e inchieste compiute da organizzazioni, nazionali e internazionali, oltre che da indagini delle forze dell’ordine relative alla connivenza, quando non alla corruzione, di personaggi rilevanti nel mondo delle professioni e della politica locale e nazionale. Un sistema in cui lo sfruttamento estremo e la violenza nei confronti dei braccianti, spesso di origine straniera, configura una moderna versione di pratiche antiche di schiavitù e segregazione. È questo sistema che va smantellato se si vuole davvero evitare il ripetersi di episodi così intollerabili agli occhi di ogni essere che possa dirsi umano”.

Questa mattina è arrivato anche il commento della sindaca Matilde Celentano (Fratelli d’Italia): “Sono profondamente scossa e addolorata nell’aver appreso della vicenda accaduta ad un giovane lavoratore di un’azienda agricola di Borgo Santa Maria che, secondo quanto riportato dalla stampa, dopo aver subito un grave infortunio sul lavoro che gli ha causato la perdita del braccio sarebbe stato abbandonato davanti alla propria abitazione anziché ricevere immediata assistenza medica. Questo episodio – continua la prima cittadina – rappresenta una violazione dei diritti umani fondamentali, della dignità umana e delle norme inerenti la sicurezza dei lavoratori. È inaccettabile che si verifichino situazioni del genere: il luogo di lavoro deve essere un ambiente sicuro e rispettoso delle norme, dove i diritti dei lavoratori sono tutelati e la salute e la sicurezza sono la priorità. Esprimo la mia più sincera solidarietà e vicinanza alla vittima e alla sua famiglia in questo momento difficile e li invito a confidare nell’operato dei Carabinieri, immediatamente intervenuti per ricostruire quanto accaduto e stabilire le responsabilità di ognuno”.

Foto di archivio

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Grandi aziende e appalti escono dai radar degli ispettori del lavoro: “Ci valutano sugli interventi più veloci e brevi. Non dobbiamo disturbare la macro illegalità”

next
Articolo Successivo

Piazza Affari in sciopero il 27 giugno: “Il gruppo che l’ha comprata disinveste in Italia e i carichi di lavoro sono insopportabili”

next