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Il cestista Giovanni Tam (ex Olimpia) ferma il ladro che ha rubato la borsa alla mamma: “Non lo denuncio, meglio un percorso di recupero”

Il gesto del giocatore 21enne: "Mi sono limitato a immobilizzarlo, spero abbia capito la lezione"

Un tranquillo pomeriggio di fine settimana per il cestista Giovanni Tam si trasforma in una giornata da eroe, almeno per la sua famiglia. Il giocatore di basket 21enne, ex Olimpia Milano e ora in forza all’Amherst College (Massachusetts) negli Stati Uniti, è riuscito a inseguire e placcare un ladro che aveva rubato la borsa a sua mamma. La vicenda è avvenuta in Corso Genova, a Milano, ed è stata riportata da Il Corriere della Sera: la famiglia ha deciso di non sporgere denuncia.

Che cosa è accaduto
La madre stava svuotando l’auto dopo aver fatto la spesa, quando un ladro le ha rubato la borsa lasciata incustodita sul sedile della macchina. La donna si è accorta solo in un secondo momento del furto: dopo aver visto i ladri con la sua borsa su una panchina, la signora ha subito chiamato marito e figli. Al loro arrivo, i ladri sono scappati in direzioni diverse: dopo una corsa in ciabatte tra i passanti di Corso Genova, Giovanni Tam è riuscito ad atterrare e bloccare l’uomo che aveva con sé la borsa della mamma.

La famiglia non denuncia
Il ladro si è subito pentito, pregando la famiglia Tam di non denunciarlo perché da poco uscito da prigione. La sua richiesta è stata accolta: “Se sei appena uscito dal carcere, o comunque ci sei stato parecchio tempo, non hai un lavoro e vivi di espedienti, da dove puoi ricominciare? Se la sua storia è vera e ha altri precedenti, la prigione non è servita ad evitare recidive. Forse la messa alla prova che sta per cominciare potrà essere più efficace. Mi piacerebbe scrivergli una lettera per esortarlo a sfruttare l’occasione” ha spiegato la madre di Giovanni Tam ai microfoni de Il Corriere della Sera. Il cestista 21enne ha aggiunto: “Il senso dell’ingiustizia mi ha spinto a correre più forte che potevo, all’inizio ho provato rabbia, ma mi sono limitato a immobilizzarlo. Spero che quella persona abbia capito. Non vorremmo con la nostra denuncia bloccare il suo possibile percorso di recupero”.