Passi da gigante avanti verso Parigi 2024. L’atletica italiana sorride dopo il meeting di Turku dove nei 100 metri è stata doppietta azzurra,. Ma non solo. Perché a sbalordire sono le prestazioni cronometriche di Marcell Jacobs e Chituru Ali, entrambi sotto i 10 secondi. Per la prima volta, quindi, due atleti italiani hanno corso sotto il muro dei 10″ nella stessa gara. Ha vinto il campione olimpico di Tokyo 2020 e neo campione europeo di Roma 2024 chiudendo in 9″92 migliorando il tempo di 9″99 realizzato nella batteria di semifinale e abbattendo, finalmente, il muro dei 10″ dopo settimane di attesa. Per i tifosi, ma non per Marcell che si è sempre detto sereno, fiducioso e convinto che prima o poi il tempo sarebbe arrivato.

Insomma, tutto come da programma, verrebbe da dire, con Jacobs che ha confermato nei fatti il crescendo della sua condizione e che con il 9″92 fissa il quinto miglior tempo mondiale sui 100 m nel 2024. Davanti a lui ora solo il keniano Omanyala (9″79), Siviglia (Giamaica, 9″82), Lyles (Usa, 9″85) e Reginfo Montoya (Cuba, 9″90). “Sono veramente contento per le due gare di oggi. Due volte sotto i 10”, era quello che avevo pronosticato, nel senso che passo dopo passo, gara dopo gara potevo arrivare a un’ottima conferma per il lavoro che stiamo facendo. Sono contentissimo per me, ma anche per Chitu che ha fatto veramente un’ottima gara. Io mi sento un po’ il suo ‘fratello maggiore’. Abbiamo fatto una gara incredibile, questo è solo l’inizio di una grande stagione che culminerà nell’Olimpiade di Parigi”.

Non solo Jacobs, quindi. Le buone notizie arrivano anche da Ali che non solo ha chiuso al secondo posto, ma anche lui, è riuscito a scendere sotto i 10″ correndo in 9″96. Con questo risultato Ali ha infranto per la prima volta la fatidica barriera diventando il secondo italiano di tutti i tempi nella gara regina e migliorando di nove centesimi il 10″05 della finale di Roma. In un colpo solo ha superato Filippo Tortu (che si era fermato a 9″99) e Pietro Mennea nelle liste italiane all-time, in un pomeriggio memorabile per la velocità azzurra, mai così consistente. Dopo i trionfi delle notti magiche degli Europei di Roma nuovi sorrisi, dunque, che si mischiano alla speranza di essere protagonisti anche all’ombra della Tour Eiffel.

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