Nel 2021, il rapper e produttore discografico statunitense Kanye West acquistò una villa sulla spiaggia a Malibu, in California, pagandola circa 55 milioni di euro. Si trattava di un enorme e prestigioso edificio progettato da Tadao Andō, un architetto giapponese.
Andō è conosciuto in tutto il mondo per il suo stile caratterizzato da forme geometriche molto rigorose e precise e per i richiami al brutalismo. La villa di Ye è una delle più importanti di Los Angeles. In precedenza, l’edificio apparteneva a Richard Sachs, ex compagno dell’attrice Ashley Olsen che, a sua volta, l’aveva acquistata nel 2003 per una cifra molto inferiore. Ma quando il rapper ne è diventato proprietario, lui e la compagna Bianca Censori hanno apportato svariate modifiche, demolendo diversi elementi dell’architettura di Andō.
Di recente, Ian Parker, un giornalista del New Yorker, ha definito le modifiche fatte da West e la compagna come un “violento remix”, che ha “deturpato” l’opera dell’architetto giapponese. Il giornalista ha poi continuato affermando che, solitamente, ville del genere vengono acquistate da persone molto ricche e che amano profondamente lo stile di un particolare architetto, al punto da ritenerlo intoccabile. West e Censori invece hanno fatto di tutto per stravolgere la casa.
Parker ha anche intervistato Tony Saxon, ovvero colui che ha ricevuto gli ordini da Bianca Censori per rifare la villa. La compagna di Ye, che ha una formazione da architetto, chiese a Saxon di eliminare la tecnica del cemento a vista, caratteristica dell’architettura di Andō, facendogli riverniciare le pareti, gli scaffali, gli armadi e il marmo del bagno. Successivamente, Saxon mostrò a Kanye West una parte della casa che lui non aveva ancora visto: una seminterrato in cui erano presenti il depuratore dell’acqua, la caldaia e il quadro elettrico. Il rapper reagì alla nuova scoperta così: “Questo sarà il mio rifugio antiaereo, la mia Batcaverna”. Con il tempo, le richieste divennero sempre più strane: West voleva eliminare ogni elemento che richiamasse la modernità come i bagni, l’aria condizionata, le finestre, i lampadari, il riscaldamento, le tubature e la corrente elettrica. In poche settimane era tutto inutilizzabile e Saxon fu costretto a fare i suoi bisogni in un vaso. Alla sesta settimana di lavoro, Saxon interruppe la collaborazione, dopo la richiesta di West di demolire tutte le finestre e tagliare i cavi elettrici.
Finita la collaborazione, Tony Saxon citò a giudizio il rapper, accusandolo di avergli pagato una sola settimana di lavoro e di averlo costretto a rimanere nella villa per 16 ore al giorno, facendolo dormire sul pavimento coperto solo da una giacca. West ha provato a mettere in vendita la villa, ma ora fatica a trovare un acquirente. Oltre ad averne snaturato l’identità, con le loro modifiche West e Censori l’hanno resa invivibile e per ricostruire tutti gli elementi demoliti servirebbero milioni e milioni di dollari.
In this week’s magazine, Ian Parker investigates how Ye, formerly known as Kanye West, turned a $57.3 million architectural treasure into a ruin. “It was a scene of violence,” he writes. Read his full report: https://t.co/lXg4mHxJTi pic.twitter.com/B98Twvw4Ok
— The New Yorker (@NewYorker) June 14, 2024