“In quel servizio si vedevano ogni tanto degli inserti che mica si capisce se sono stati ripresi in continuità nello stesso luogo. Quando si sente il coro ‘Duce, Duce’, è buio, quindi potrebbero essere tifosi della Casertana”. Con queste parole il senatore Maurizio Gasparri – capogruppo di Forza Italia – ha sminuito in diretta a La7 (durante la trasmissione L’aria che tira) l’inchiesta condotta da Fanpage su Gioventù nazionale, il fiore all’occhiello dei giovani di Fratelli d’Italia, il futuro del partito della premier Giorgia Meloni. Una giornalista si è infiltrata nel movimento giovanile e ha ripreso inni nazisti, saluti romani, apologia del terrorismo nero dei Nar e cori per il Duce.
Secondo Gasparri, alcune di queste riprese potrebbero non essere vere. L’esempio del senatore, che tira in ballo i “tifosi della Casertana”, è però un autogol clamoroso (per rimanere in ambito calcistico). La storia del gruppo ultras della Casertana infatti parla chiaro: i Fedayn Bronx sono soliti a esporre in curva immagini che ritraggono Che Guevara e striscioni antirazzisti. Insomma, Gasparri ha preso ad esempio probabilmente la tifoseria più a sinistra d’Italia. Sicuramente non intonerebbe mai cori che inneggiano a Mussolini.
I tifosi rossoblu
I Fedayn Bronx, assieme alle tifoserie di Ternana, Ancona, Cosenza, Savona e Livorno, hanno formato il Fronte di Resistenza Ultras, un’associazione di tifosi di sinistra. Oltre alle questioni politiche, gli ultras della Casertana hanno manifestato più volte la loro sensibilità sociale e l’attenzione alle problematiche della città. Celebre, infatti, nel 2010 lo striscione esposto durante la partita contro l’Acireale, per denunciare le attività mafiose: “Camorra, degrado, beni culturali venduti: questa la Caserta dei collusi”. Oltre a mettere nel mirino le infiltrazioni mafiose nel territorio, i Fedayn Bronx si sono espressi contro la mancata chiusura di una discarica e a favore dell’ambientalismo e della tutela del clima.