Make Europe Great Again“. Il motto di Donald Trump è stato preso in prestito dal presidente ungherese Viktor Orban. E il messaggio si legge in maniera chiara nel logo che inaugura il turno di presidenza europea di Budapest che scatterà ufficialmente a partire dal primo luglio con scadenza fissata al 31 dicembre 2024. Una presidenza che arriva certamente in un momento delicatissimo per le istituzioni comunitarie, impegnate nelle partite delle nomine dei vertici europei e poi dei membri della futura Commissione.

Il lancio del programma della presidenza di Orban è avvenuto a Budapest ma sarà replicato, nei prossimi giorni, a Bruxelles. E il logo scelto rimanda al cubo di Rubik, il celebre architetto nato nella capitale ungherese nel 1944. Il programma, invece – nonostante il periodo di transizione che segnerà il semestre ungherese – si preannuncia fitto. “L’Ungheria assume la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea in un momento di circostanze e sfide straordinarie”, si legge nella premessa. “Il nostro continente sta affrontando sfide comuni a causa della guerra nel nostro vicinato, l’Ue è sempre più in ritardo rispetto ai suoi concorrenti globali”. E poi si elencano alcune delle fragilità dell’Ue (viste da Budapest): “La migrazione illegale, la vulnerabilità dell’approvvigionamento internazionale, le catastrofi naturali, gli effetti del cambiamento climatico e l’impatto delle tendenze demografiche“. Tra le priorità del governo Orban, inoltre, ci sono anche il rafforzamento della Difesa europea e “una politica agricola orientata verso gli agricoltori”.

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