“Notte prima degli esami/ notte di lacrime e preghiere /La matematica non sarà mai il mio mestiere“. Il celebre brano di Antonello Venditti, uscito nel marzo 1984, ha scandito l’esame di maturità di intere generazioni e continua a farlo tutt’ora. Secondo un sondaggio realizzato da Skuola.net infatti è ancora ritenuta la canzone d’eccellenza della prova tanto temuta dagli studenti.
“È una canzone talmente complicata che ancora non mi riesco a capacitare di questa forza immediata di canto e di partecipazione. Quella se la vai ad analizzare è una cosa incredibile, perché è un flashback: comincia dalla fine e poi ripercorri quello che ti ha portato a quel palco. Tu dici: ‘Ma come fa una canzone così complessa a diventare così popolare?’. Evidentemente nelle mie canzoni c’è qualcosa di me che le rende facili“, ha raccontato Venditti in una recente intervista a Radio Deejay. La sua “Notte prima degli esami” a distanza di 40 anni non ha ancora perso il suo smalto e 9 studenti su 10 la considerano ancora la colonna sonora della maturità, un risultato per certi versi sorprendente se si pensa che uscì almeno 20 anni prima della nascita degli attuali maturandi.
Ma a questo “tormentone” si affiancano oggi i nuovi successi della musica trap e hip-hop. Al di là di Venditti, infatti, tra le canzoni più ascoltate per caricarsi o rilassarsi in vista dell’esame ci sono quelle di generi più moderni. Dunque, non è una sorpresa trovare “Sesso e samba” di Tony Effe e Gaia, “100 Messaggi” di Lazza, “Paprika” di Ghali, “Come un tuono” di Rose Villain e Guè Pequeno. E ancora Tedua con “Mare calmo” e “L’ultima poesia” di Geolier. Alla trap e all’hip-hop si affiancano classici intramontabili come “We Are the Champions” dei Queen e “Another Brick in the Wall” dei Pink Floyd. Il tutto ovviamente, ascoltato rigorosamente sulle piattaforme di streaming come Spotify: le utilizza l’85% del campione.