Proteste nell’Aula del Senato durante il primo via libera al premierato. Il disegno di legge di riforma costituzionale è stato approvato in prima lettura a Palazzo Madama con 109 voti a favore, 77 no e un astenuto. Al momento del voto i rappresentanti dell’opposizione hanno sollevato il testo della Carta costituzionale dai propri banchi. Lo stesso è stato fatto pure da diversi senatori della maggioranza, in particolare dai banchi di Fratelli d’Italia, i cui senatori hanno anche mostrato delle bandiere tricolore.
Poco prima non erano mancate tensioni tra maggioranza e opposizioni durante la dichiarazione di voto del senatore di Fdi Marco Lisei, che aveva provocato Pd e M5s, tra le proteste dei colleghi dell’opposizione: “Qualcuno ha scelto di speculare sulla riforma costituzionale, hanno voltato le spalle agli italiani, con l’ostruzionismo, gli insulti e le provocazioni, che in quest’Aula non sono state raccolte. Non accettiamo lezioni di democrazia dal M5s, né di costituzionalismo del Pd: siete il partito dei pentiti costituzionalisti”. Per poi tornare a rivendicare, nonostante le proteste e l’appello di 180 costituzionalisti a fianco di Liliana Segre contro il premierato: “I poteri del capo dello Stato sono rimasti pressoché invariati, manterrà i poteri garantiti dalla Costituzione, non potrà nominare i senatori a vita e avrà qualche grattacapo in meno, non dovrà risolvere i problemi legati alla instabilità politica. Non c’è alcun pericolo fascista o di torsione autoritaria”, taglia corto Lisei. Parole che hanno scatenato proteste tra i banchi del Partito democratico e del resto delle opposizioni.
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