Almeno 323 pellegrini egiziani sono morti per il caldo durante il pellegrinaggio verso La Mecca, in Arabia Saudita. Lo riportano alle agenzie due diplomatici arabi che coordinano le risposte dei loro Paesi. “Tutti sono morti a causa del caldo” tranne uno che ha riportato ferite mortali durante un piccolo schiacciamento della folla, ha detto uno dei diplomatici, aggiungendo che la cifra totale proveniva dall’obitorio dell’ospedale nel quartiere Al-Muaisem della Mecca. Decine di vittime tra i pellegrini, a causa di temperature che si avvicinano ai 50°, erano state riportate già nei giorni scorsi, in particolare tra quelli provenienti da Iran e Giordania.
Il viaggio a La Mecca è uno dei cinque pilastri dell’Islam e tutti i musulmani che ne hanno i mezzi devono celebrarlo almeno una volta nella loro vita. Quest’anno vi prendono parte quest’anno circa 1,8 milioni di fedeli. Molti dei rituali vengono eseguiti all’aperto e a piedi, creando sfide soprattutto tra gli anziani. L’Arabia Saudita ha predisposto misure di mitigazione del calore, comprese aree climatizzate, distribuisce acqua e offre consigli ai pellegrini su come proteggersi dal sole. L’esercito saudita ha dispiegato più di 1.600 persone con unità mediche specifiche e 30 squadre di pronto intervento e ai pellegrini è stato chiesto di bere molta acqua e di proteggersi dal sole. Durante l’Hajj dello scorso anno sono morte almeno 240 persone, molte provenienti dall’Indonesia, secondo i dati annunciati da vari paesi.