Tragedia nel mondo dei motori. Lorenzo Somaschini, pilota di appena 9 anni, è morto in un incidente durante una gara sul circuito di Interlagos, in Brasile. Il bambino era stato ricoverato venerdì all’ospedale ‘Albert Einstein’ di San Paolo ed è morto nella notte tra lunedì e martedì. Il giovanissimo pilota argentino, originario di Rosario, era tra i partecipanti della Junior Cup, parte del campionato Superbike Brasil, nella categoria rivolta a bambini e ragazzi dagli 8 ai 18 anni. È rimasto vittima di una caduta nelle prime prove libere in pista: nello schianto ha battuto violentemente la testa.

Lorenzo Somaschini è caduto all’uscita della Pinheirinho, una delle curve storiche del tracciato di Interlagos, che ospita anche il Gran Premio di Formula 1. L’impatto è stato così violento che il piccolo pilota ha subito un grave trauma cranico. Il team medico presente sul circuito è riuscito a stabilizzare Somaschini sul posto prima di trasferirlo in terapia intensiva all’ospedale. Purtroppo, nonostante gli sforzi dei medici, le condizioni del giovane pilota si sono aggravate, portando alla morte.

Lorenzo Somaschini era considerato una promessa del motociclismo argentino. Nato il 17 luglio 2014 a Rosario, aveva mostrato un talento precoce per le due ruote sin da quando il padre gli aveva regalato una mini moto all’età di 4 anni. Da allora, Somaschini aveva partecipato a numerose gare, inseguendo il suo sogno di correre in MotoGp.

Gli organizzatori del Superbike Brasil hanno espresso il loro cordoglio: “Tutti i membri del team SuperBike Brasil sono sconvolti da quanto è successo ed esprimono sincere condoglianze a tutta la famiglia e agli amici di Lorenzo”. L’incidente ha però riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle gare motociclistiche giovanili. Nonostante i protocolli sempre più stringenti, il rischio rimane una costante in questo sport ad alta velocità.

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