Se c’è un tema caro a Thiago Motta, quello è il centrocampo. Non è questione di continuità di ruolo, rispetto a quello che è stato il suo passato da giocatore (che influisce), ma perché è il reparto su cui da sempre il nuovo allenatore della Juventus è intervenuto di più. Chi ha più lunga memoria ricorderà il 2-7-2 (con il portiere che si spostava a centrocampo) proposto quando guidava le giovanili del Psg. Non era una provocazione, ma un’idea. Che ha avuto una sua evoluzione. Ma che centrocampo gli metterà a disposizione Giuntoli? È il grosso interrogativo, viste le situazioni tutt’altro che semplici che riguardano Douglas Luiz, Rabiot e non solo.

Rabiot e il rinnovo del contratto – Le novità più fresche riguardano il centrocampista francese, il cui contratto scadrà il prossimo 30 giugno dopo il prolungamento annuale firmato la scorsa stagione. Resterà o no? Fosse per Motta, non ci sarebbero dubbi: sì. E allo stesso francese la prospettiva non dispiace, ma l’accordo economico ancora non c’è, la Premier continua a guardare con interesse (c’è di nuovo il Manchester United) e l’intenzione è quella di ottenere un adeguamento importante rispetto ai 7 milioni netti già percepiti. E dal ritiro della sua nazionale, le parole non sono state confortanti: “Pensavo che la questione del mio rinnovo sarebbe stata risolta prima dell’Europeo, perché erano in programma incontri con il club a fine campionato. Non si sono tenuti subito e io sono dovuto partire velocemente” ha dichiarato. Per poi aggiungere: “Comunque ci sono delle persone che lavorano per me, quello che vorrei lo tengo per me non ne parlo certo qui ma non sono affatto preoccupato per il mio futuro“. Anche perché le parole sull’allenatore, per quanto positive, non rassicurano: “Motta? È un allenatore eccezionale che ha fatto grandi cose: lo conosco molto bene, ho giocato diversi anni con lui (a Parigi, ndr). Lui ha la sua carriera da proseguire, io la mia. Vedremo… Ma la Juve ha fatto la scelta giusta”. Lui forse non è preoccupato, la Juve un po’ di più, perché con l’Europeo di mezzo le concorrenti non potranno che aumentare.

La trattativa per Douglas Luiz – Di certo, Rabiot o non Rabiot, Motta ha bisogno di centrocampisti che sappiano inserirsi. Di qui la trattativa con Koopmeiners, ma al momento la valutazione dell’Atalanta è troppo alta; di qui, soprattutto, il discorso per Douglas Luiz dell’Aston Villa. Con il brasiliano è tutto sistemato. Tra i club, pure. Cosa manca? L’ok di McKennie al passaggio in Premier: non c’è l’accordo, e c’è stata anche la paura che la trattativa saltasse. E pensare che Giuntoli era riuscito nell’impresa di accordarsi per “solo” 18 milioni di euro, aggiungendo il cartellino dell’americano e quello di Iling, considerati fuori dal progetto tecnico. La soluzione? Niente McKennie ma Barrenechea in Inghilterra, un profilo che ha trovato gradimento. Ora si dovranno capire le tempistiche. Occorrerà aspettare, come per il cambio in porta che vedrebbe Di Gregorio in entrata e Szczesny in uscita verso l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo: in questo caso, si tratta solo di tempistiche burocratiche. Nessuno più pensa che l’operazione non si farà. Tempo a disposizione ancora c’è, ma il focus è molto chiaro. Con Motta che aspetta segnali prima del ritiro in programma per il 10 luglio alla Continassa. Dove la curiosità sarà molta. E le aspettative, pure.

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