IlFattoquotidiano.it vi mostra in esclusiva le foto delle tracce della prima prova scritta della maturità. Giuseppe Ungaretti con “Pellegrinaggio in Vita di un uomo. Tutte le poesie e Luigi Pirandello con “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”. Le prime due tracce per la proposta A ovvero quella di letteratura non hanno deluso gli studenti. I due autori scelti dal ministero erano tra quelli attesi tanto da finire nel toto tema. La poesia di Ungaretti fa parte della raccolta “L’Allegria”, pubblicata nel 1931 e trae ispirazione dall’esperienza vissuta da Ungaretti durante la prima Guerra Mondiale. Ai ragazzi è stato chiesto di riflettere proprio sull’ “uomo di pena” riferito a se stesso.

Il testo del siciliano, seppur atteso, è forse poco conosciuto: affronta direttamente i temi della macchina e dell’età contemporanea. Si narra la vicenda di Serafino, un cineoperatore della casa cinematografica Kosmograph col nomignolo di “Si gira”, che quotidianamente annota in un diario tutti gli avvenimenti che riguardano quelli che lavorano nel suo ambiente e soprattutto la storia di un’attrice russa, grande seduttrice di uomini, Varia Nestoroff. Ella viene paragonata a una tigre. È una donna che fa del male agli uomini ma non ne prova piacere. Inizialmente viene ospitato in un ospizio di mendicità a Roma che il suo amico Simone Pau chiama albergo. In questo ospizio conosce un violinista che si è ridotto ad accompagnare un pianoforte automatico e che infine non suona neanche più ma beve solo. Serafino si sente totalmente alienato dal suo lavoro tant’è che poi afferma: “Finii d’esser Gubbio e diventai una mano”.

Per la tipologia B è un testo, “Storia d’Europa” dello storico Giuseppe Galasso scritto nel 1998 che invita a pensare alla “guerra fredda”. Pagine che parlano di come csi sono incrociati e fusi i destini di grandi popoli e di grandi tradizioni culturali, è sbocciata la civiltà moderna della scienza e della tecnica, è fiorita la cultura dell’uomo e della libertà morale, politica e civile. E tutto ciò fino a oggi, alla complessa e affascinante pagina dell’Unione europea e ai suoi problemi nel mondo della globalizzazione. La storia del continente europeo, dall’antichità ai giorni nostri è raccontata da uno dei più importanti storici italiani.
Altra traccia per la “B” è un pezzo tratto da Maria Agostina Cabiddu nella rivista italiana dei costituzionalisti che punta gli occhi sulla coscienza della funzione civile del patrimonio artistico e sul tema della bellezza: una proposta molto abbordabile per i ragazzi.

La “B3” che riguarda l’arte propone le parole di Nicoletta Polla Marriot in “Scoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, natura fra ascolto e comunicazione”. Questo libro è un viaggio, un percorso ricco di pause e di fermate, che parte da una semplice convinzione: tacere è un’arte, con delle regole che si possono apprendere, trasmettere ed esercitare. E riscoprire il silenzio significa innanzitutto ricostruire un rapporto diverso con il tempo delle proprie esperienze. Un viaggio senza punti di arrivo e senza conclusioni, che si appaga del suo peregrinare percorrendo i più diversi territori di applicazione del silenzio, dalla letteratura all’arte, dalla musica alla psicoanalisi, dalla geografia all’antropologia, dal cinema al teatro.

Per i temi d’attualità è spuntata invece Rita Levi Montalcini, premio Nobel, con un testo sull’imperfezione: è un’autobiografia, un bilancio dell’operato di Rita Levi-Montalcini, dove ampio spazio viene dato alla scoperta dell’Ngf e alle ricerche che hanno portato la scienziata a ricevere il Premio Nobel per la Medicina. “L’imperfezione”, dice la Montalcini, “ha da sempre consentito continue mutazioni di quel meraviglioso e quanto mai imperfetto meccanismo che è il cervello dell’uomo. Ritengo che l’imperfezione sia più consona alla natura umana che non la perfezione”. Infine non poteva manca una proposta sul digitale, sui selfie e sui blog dove si riflette sul cambiamento che ha subito la scrittura diaristica.

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