Scuola

Maturità 2024, il ministro Valditara: “Le tracce di italiano? Sono interessanti. La seconda prova non è particolarmente difficile. Fake news sul ‘capolavoro'”

Le tracce dello scritto di Italiano?I maturandi le troveranno interessanti”. Quelle della seconda prova, sulle materie d’indirizzo? “Non particolarmente difficili, non inquieteranno lo studente medio“. L’orale? “Non sarà nozionistico, auspico che si svolga in una forma molto dialogica e serena, infatti è la raccomandazione che abbiamo dato anche ai commissari”. Queste le anticipazioni sull’imminente esame di Maturità affidate dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al portale Skuola.net, nel corso di una lunga intervista rilasciata alla vigilia in cui ha tenuto anche a chiarire definitivamente alcuni dubbi, come quello relativo al “Capolavoro” dello studente, che una buona parte dei maturandi – 1 su 2 secondo un sondaggio di Skuola.net – riteneva fosse collegato all’esame di Stato: “Una fake news – commenta Valditara – che noi però abbiamo sempre smentito. Il Capolavoro è piuttosto uno strumento per far capire al giovane e ai suoi insegnanti quali sono le sue reali potenzialità”.

Valditara ricorda, infatti, che “leggendo le carte era chiaro sin da subito che non c’entrava nulla con l’esame. Poi però si è diffusa la voce che andava preparato per la Maturità. Ci sono stati addirittura parlamentari che hanno attaccato il Ministro dicendo che lo avevo prima introdotto all’esame per poi fare un passo indietro”. Una ricostruzione fantasiosa, secondo Valditara: “Il Capolavoro – sottolinea – va di pari passo con l’idea della personalizzazione dell’esperienza scolastica. Tanto è vero che andrebbe predisposto anche negli anni precedenti. Per evidenziare le curiosità, i sogni e le predisposizioni dello studente, per poi potenziarli. È un modo per far emergere i talenti dei giovani. Lo abbiamo detto chiaramente nella circolare del dicembre del 2022, quella che ha introdotto anche il docente tutor. Non abbiamo mai detto che il capolavoro sarebbe stato richiesto come una nuova tesina alla maturità”.

Questa notizia fuorviante ha tuttavia turbato le settimane di vigilia di molti maturandi. Ma il consiglio di Valditara, a proposito di agitazione, è di lasciare da parte l’ansia e godersi l’evento: “Il vostro nemico principale – afferma – è lo stress. Oggi rilassatevi, quello che avete imparato ormai lo sapete. Siete ragazzi eccezionali, abbiate la consapevolezza del valore che c’è in ognuno di voi”. Un appello alla serenità che si estende anche alla prova orale, che non sarà un “esame nozionistico”. Anzi, Valditara auspica “che tutto si possa svolgere in una forma quanto più dialogica e in un clima di serenità”. Tradotto in termini pratici, i commissari hanno la facoltà di porre domande sulle materie di loro competenza ma nel contempo sono invitati a far emergere nel colloquio “la maturità e la consapevolezza acquisita”.

Tra gli argomenti affrontati dal numero uno di Viale Trastevere c’è anche un accenno allo spettro dell’intelligenza artificiale, che mai come prima aleggia sulla Maturità. Giusto appunto, secondo un altro sondaggio di Skuola.net, ben 1 maturando su 4 si starebbe preparando aiutandosi con il supporto dell’IA. Una pratica che, però, Valditara non condanna in modo assoluto: “L’intelligenza artificiale – sostiene – può essere estremamente utile per capire il grado di preparazione a cui si è arrivati. E da questo punto di vista è preziosa”. Allo stesso tempo, il Ministro avverte: “Non vi fate fare i temi e le traduzioni o gli esercizi, altrimenti non imparate niente. È un falso aiuto, ingannevole”.

Immancabile, infine, un personale “in bocca al lupo” ai maturandi: “Voi siete preoccupati per l’esame che state per affrontare, ma invece iniziate a immaginare quello che farete dopo. Questo è un momento di passaggio, è dopo che si costruisce il futuro“. Lo spunto anche per rispondere alla domanda sull’opportunità di svolgere ancora una prova di tal fatta: “Ha ancora un senso – assicura il Ministro – perché è una cesura tra un passato che è ancora quello dell’adolescenza e un futuro dove si diventa cittadini adulti, pienamente responsabili. Grazie anche allo studio fatto”.