La carica dei 526mila. Tanti sono quest’anno i maturandi alle prese da oggi con gli esami di Stato. Si inizia alle 8.30 con la prima prova, per la quale gli studenti avranno a disposizione 6 ore. Dopo l’ingresso nelle scuole e l’apertura delle buste, gli alunni inizieranno lo svolgimento della prova scegliendo tra 7 tracce a disposizione, che il ministero dell’Istruzione e del Merito ha scelto a marzo. Due tracce saranno della tipologia A (analisi del testo) e della tipologia C (tema d’attualità) mentre tre tracce riguarderanno il testo argomentativo (tipologia B).
La tipologia A prevede la lettura e comprensione di un testo in prosa o di una poesia, con un seguente riassunto e risposta a precise domande riguardanti l’opera e il periodo letterario e storico in cui è stata composta. La tipologia B vede invece la proposta di un breve estratto di un brano (può essere un libro, un articolo di giornale e così via) dal quale gli studenti dovranno partire per sviluppare la propria tesi: il testo proposto può appartenere a diversi ambiti, da quello letterario a quello economico passando per artistico, storico, sociale, filosofico o tecnologico. La tipologia C è quella più “libera” perché richiede ai maturandi l’elaborazione di un testo che riguarda una tematica presente e solitamente “vicina” al contesto degli studenti.
Nel toto temi si trovano l’anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, la nascita 150 anni fa di Guglielmo Marconi, ma anche quella 120 anni fa di Robert Oppenheimer. Anche un approfondimento sui temi del cambiamento climatico e le nuove frontiere aperte dall’intelligenza artificiale, secondo gli studenti, potrebbero stuzzicare la “fantasia” dei commissari ministeriali.
Tra gli autori più gettonati ci sono Luigi Pirandello, Gabriele D’Annunzio, Alessandro Manzoni e Giuseppe Ungaretti. Tra le ricorrenze storiche spicca la Prima Guerra Mondiale ma si fa strada anche lo sbarco in Normandia. Confitto israelo-palestinese e guerra in Ucraina insieme ai 20 anni di Facebook con tutto quello che riguarda i social network e la violenza di genere, sono, invece, in cima alla lista delle questioni di attualità favorite.
Si affinano in queste ore gli ultimi ripassi sulle tracce più gettonate, aiutandosi anche con l’intelligenza artificiale. “L’IA – ha detto il ministro Giuseppe Valditara – può essere estremamente utile per capire il grado di preparazione a cui si è arrivati. E da questo punto di vista è preziosa”. Allo stesso tempo, mette in guardia, “non vi fate fare i temi e le traduzioni o gli esercizi, altrimenti non imparate niente. È un falso aiuto, ingannevole”.
Il voto dell’esame di Stato sarà composto dai crediti scolastici (massimo 40 punti) accumulati durante il percorso di studio e dai 60 punti massimi delle due prove scritte e dell’esame orale, che singolarmente hanno un punteggio massimo di 20. La seconda prova, in programma giovedì, riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Al Classico ci sarà una versione di greco, nei licei scientifici invece bisognerà affrontare una prova di matematica. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline.
Nelle scorse ore le direzione scolastiche regionali hanno avviato le procedure di revoca della parità per 47 istituti superiori paritari. È infatti arrivato a conclusione il Piano straordinario di vigilanza contro i diplomifici messo a punto dal ministero dell’Istruzione e dalla Guardia di Finanza. Le indagini hanno evidenziato numerose gravi irregolarità. Tuttavia anche nelle 47 scuole in questione si potranno terminare gli scrutini e fare gli esami di Stato: la regola generale prevede, infatti, che in caso di revoca della parità scolastica in corso d’anno gli studenti terminino l’anno, vengano scrutinati e partecipino agli esami.