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Assange, El Pais rivela: spariti documenti legati allo spionaggio subito dal fondatore di Wikileaks

Nuovo colpo di scena nel caso Julian Assange e WikiLeaks. Sono spariti alcuni dei documenti sullo spionaggio che ha subito il fondatore di WikiLeaks e che, secondo due testimoni protetti, sarebbe stato condotto per conto della Cia, quando Assange si trovava ancora nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. La notizia arriva ad appena venti giorni da un’udienza cruciale sull’estradizione di Julian Assange, che si terrà alla High Court del Regno Unito il 9 e 10 luglio.

A rivelare la sparizione dei documenti è stato il quotidiano spagnolo El País, che nel 2019 venne in possesso per primo di alcuni dei video dello spionaggio, che aveva preso di mira Assange, la moglie Stella e il loro primo figlio, i giornalisti di WikiLeaks, i loro legali e anche noi giornalisti dei media tradizionali, che abbiamo lavorato ai file segreti di WikiLeaks. La pubblicazione di quei video da parte di El País portò all’apertura di un’inchiesta dell’autorità giudiziaria di Madrid, l’Audiencia Nacional, contro la UC Global, la società spagnola che si occupava della sicurezza dell’ambasciata. Coordinata dal giudice Santiago Pedraz, l’indagine va avanti fin dal 2019, tanto che la procura ha lamentato “l’esasperante lentezza delle forze di polizia che devono esaminare tutti i materiali sequestrati”. Ma il problema non è solo la lentezza: stando al quotidiano spagnolo, la polizia non avrebbe consegnato al giudice Pedraz tutti i file sequestrati sul telefono Samsung S7, usato dal capo della UC Global, Davide Morales, per comunicare con i suoi presunti contatti nella Cia. Si tratta di un errore tecnico nel sequestro dei dati digitali oppure di altro? Il giudice Pedraz ha convocato i poliziotti dell’unità cybercrimine affinché eseguano in sua presenza una copia dei file presenti sul telefono per cercare di recuperarli e per scoprire chi è responsabile della loro sparizione.

Quella spagnola non è la prima anomalia del caso. Chi scrive porta avanti, dal 2015, una battaglia con il Freedom of Information Act (Foia) per accedere a tutti i documenti del caso Julian Assange e WikiLeaks. Grazie a questa battaglia, è emersa la distruzione di documenti chiave sia da parte delle autorità inglesi del Crown Prosecution Service sia da parte di quelle svedesi della Swedish Prosecution Authority.