“Pensare che i senzatetto siano persone da rinchiudere in ex aree dismesse con agenti a guardia delle strutture è un’assurdità, ma è preoccupante che via sia un parlamentare di Fratelli d’Italia che possa aver pensato a una simile soluzione”. Ad alzare le barricate contro l’onorevole Federico Mollicone sono la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora e Scarp de Tenis la storica rivista della diocesi di Milano distribuita da chi sta in strada.

L’iniziativa del deputato di Destra, presidente della commissione Cultura alla Camera, presentata con un emendamento alla proposta di legge a firma Marco Furfaro (Pd) finalizzata a riconoscere il diritto all’assistenza sanitaria alle persone senza dimora prive di iscrizione anagrafica, ha mandato su tutte le furie il Terzo Settore. Ma non solo. L’idea di Mollicone sembra che abbia fatto adirare anche i vertici del governo e i sindaci di centrodestra.

Mollicone, infatti, vorrebbe, che la Protezione Civile e la Croce Rossa allestissero, entro due mesi dall’approvazione della Legge, dei “centri per l’assistenza sanitaria per i soggetti senza fissa dimora” denominati “centri rifugio per senza fissa dimora” sorvegliati dalle forze dell’ordine. A tutto ciò ci dovrebbero pensare gli enti locali che dovrebbero individuare tra le aree dismesse il “ricovero” per “l’instradamento nei percorsi di cura e recupero” di queste persone. A quale fine? Secondo il testo dell’emendamento “per la salvaguardia della vita umana, della tutela della salute pubblica e del decoro urbano”.

“L’uscita di Mollicone va considerata – spiega a Ilfattoquotidiano.it Michele Ferraris, responsabile comunicazione di Fio nazionale – poco più di una dichiarazione a bocca aperta da chi non ha competenza. Al di là del fatto che verrebbero lesi i diritti di molte persone, per fare ciò che vorrebbe il deputato di Fratelli d’Italia servono, in primis, coperture economiche. Nemmeno le giunte di destra sosterebbero questa idea”. Una sottolineatura non da poco. Voci di Montecitorio confermano il fatto che la maggioranza potrebbe far naufragare l’emendamento in commissione Bilancio, prima di martedì prossimo, quando il ddl tornerà in Aula. “Questa proposta denota un retroterra culturale che considera i senza fissa dimora delle persone da togliere dalla vista, da curare. Sono affermazioni gravi”, sottolinea Stefano Lampertico, direttore di Scarp de Tenis.

Intanto, martedì dovrebbe passare la proposta di legge finalizzata a riconoscere il diritto all’assistenza sanitaria alle persone senza dimora, prive della residenza anagrafica sul territorio nazionale o all’estero, che soggiornano regolarmente nel territorio italiano. Il deputato dem è riuscito a ottenere un accordo con la maggioranza e a dare il via alla sua proposta già in commissione. Grazie a questa legge sarà istituito nello stato di previsione del ministero della salute, un fondo di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 per il finanziamento di un programma sperimentale diretto a consentire ai senzatetto, privi di residenza, l’iscrizione nelle liste degli assistiti delle aziende sanitarie locali, la scelta del medico di medicina generale e l’accesso alle prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza.

Stiamo parlando di circa 45mila persone che potranno godere dei diritti di ogni cittadino. “Si tratta – sottolinea Furfaro – di una legge di civiltà che il Parlamento mette in atto. Finalmente sarà garantito il diritto alla salute a decine di migliaia di persone. Lo Stato che dice a una persona ‘io mi prendo cura di te’ è il segnale di una buona politica”.

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