Il primo ministro supera la sfiducia di un soffio ma ormai è al 19% del gradimento secondo il quotidiano Asahi Shimbun. Nella capitale la sfida è tra la conservatrice Koike Yuriko, che insegue il terzo mandato consecutivo, e Murata Renhō, sostenuta dal centrosinistra
Mentre il governo del primo ministro Kishida Fumio rischia il tracollo e lo scioglimento della Camera Bassa della Dieta, due donne volitive e competitive, si contendono la guida della capitale. Kishida, da poco rientrato dal G7 svoltosi in Puglia – durante il quale ha avuto un incontro bilaterale con la presidente Meloni – ha rischiato grosso giovedì. Giorno in cui la mozione di sfiducia nei confronti del governo, presentata dal partito di opposizione CDP (Partito Costituzionale Democratico del Giappone), non è passata grazie ai voti degli appartenenti al suo Partito Liberal Democratico, e a quello di coalizione Komeito, che insieme detengono la maggioranza nella Camera Bassa.
Izumi Kenta, leader del CDP, accusa il governo di non essere riuscito a gestire lo scandalo dei fondi illeciti, in cui sono coinvolti diversi appartenenti LDP, cosa che a suo parere contribuisce alla stagnazione della politica nazionale. Per i partiti di opposizione il basso sostegno pubblico al premier (sceso al 19% secondo l’ultimo sondaggio svolto dal quotidiano Asahi Shimbun) si deve alla sua incompetenza, e alle molte politiche proposte con scarsa approvazione dei cittadini. Kishida comunque non sembra aver intenzione di dimettersi, limitandosi forse a un rimpasto del governo, prima dell’elezione alla presidenza del partito Liberal Democratico che si svolgerà a settembre, e di cui sta preparando la campagna elettorale, con l’ intenzione di correre per la rielezione.
Intanto Tokyo – la città più densamente popolata del mondo – si sta preparando per una riconferma, o per una nuova governatrice che verrà eletta a inizio luglio. L’attuale governatrice cerca un terzo mandato consecutivo, ma non è detto che Koike Yuriko riuscirà nell’intento. Koike – 71enne conservatrice ed ex ministra della Difesa, e dell’Ambiente, appoggiata dal partito LDP sebbene se ne sia staccata e si presenti come indipendente – guida la capitale dal 2016 e anche questa volta, promette di focalizzare il suo programma su misure che riguardano l’assistenza all’infanzia, l’ormai inarrestabile diminuzione delle nascite, e in generale sulle problematiche inerenti alla famiglia. Nella conferenza stampa di giovedì, Koike ha ricordato tutto ciò che di positivo ha svolto, tra cui interventi a favore delle donne che intendono sottoporsi a trattamenti per l’infertilità e al congelamento degli ovuli, e all’aumento dei finanziamenti nel campo dell’educazione scolastica.
“Voglio giungere a una Tokyo dove non si debba spendere eccessivamente denaro per tirar su ed educare figli e figlie” ha affermato durante la conferenza, aggiungendo che se rieletta. “Finanzierò i trattamenti per l’anestesia durante il parto, ed estenderò il servizio di assistenza all’infanzia gratuito già dal primo figlio/a, oltre a iniziare un sistema di studio all’estero per gli studenti e studentesse giapponesi”. La rivale principale dell’attuale governatrice tuttavia, non promette di meno. Murata Renhō, 56 anni, ex modella e prima leader del CDP nel 2016, è sostenuta dal centro sinistra, ma anche dal Partito Comunista Giapponese; corre come indipendente e propone delle politiche simili a quelle di Koike, ma dichiara che agirà in maniera diversa. Renhō (che preferisce farsi chiamare per nome) ha padre giapponese e madre thailandese e rappresenta il nuovo volto del Giappone contemporaneo, sostiene che farà pressione alle aziende affinché puntino a un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata dei dipendenti, e a tal fine ritiene sia necessario che aumentino i salari dei giovani. Non solo: “Voglio rendere Tokyo una città dove i giovani, a prescindere dalle loro condizioni, possano studiare, lavorare, mettere al mondo figli, ma soprattutto abbiano la possibilità di scegliere tra queste possibilità”.
Sabato nel frattempo, l’imperatore Naruhito e l’imperatrice Masako saranno in visita privata a Londra, incontro che anticipa la visita di Stato del 25 e 27 giugno. Per l’occasione verranno ricevuti da re Carlo e famiglia. Negli anni ’80 l’ imperatore ha studiato due anni a Oxford, così come Masako, ed è stato invitato diverse volte al Castello di Balmoral dai Windsor. Nella conferenza stampa di mercoledì, Naruhito ha accennato alla preoccupazione per la discendenza imperiale, visto che rimane solo un possibile giovane successore, il 17enne nipote principe Hisahito: “Questo è un problema per il futuro della famiglia imperiale”. Non ha aggiunto nulla di più, ma si può dedurre un delicato quanto esplicito riferimento alla necessità di permettere alle donne della famiglia di succedere al trono del Crisantemo. Se finalmente, si rivedesse la Costituzione intervenendo su una regola che consente solo ai discendenti maschi di diventare imperatori – volontà più volte emersa dalle risposte della maggioranza della popolazione giapponese e proposta riformulata lo scorso mese da alcuni parlamentari, sebbene osteggiata dai conservatori al potere – Aiko, la figlia 22enne della coppia imperiale, potrebbe diventare un giorno, la futura imperatrice.