Lo prendeva “a padellate in testa” e gli versava addosso acqua bollente. Gli agenti del Distretto di Polizia del Casilino di Roma hanno arrestato un 57enne con le accuse di lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia, mettendo così la pietra tombale su un sistema di violenze che andava avanti da molto tempo. Alessandro Z., questo il nome dell’uomo sottoposto ad arresto, è stato condotto nel carcere di Regina Coeli.

I fatti sono stati scoperti dopo l’ultima, ennesima aggressione denunciata dalla vittima, un 91enne, e dalla nipote. Che poi hanno svelato alle forze dell’ordine tutte le altre violenze a cui erano costretti a sottostare da anni. L’anziano ha raccontato che il figlio 57enne, quando non cedeva alle pressanti e continue richieste di denaro, lo puniva lanciandogli contro acqua bollente, picchiandolo, sbattendogli la testa contro i mobili o addirittura prendendolo a padellate. Gesti che spesso gli hanno provocato profonde ferite. Inoltre, come spiegato ancora, l’arrestato è arrivato a minacciare e immobilizzare il padre quando quest’ultimo voleva chiamare le autorità: “Se chiami le guardie ti lego in casa”. Da qui l’arresto dell’aggressore, compiuto lo scorso 17 giugno nel suo appartamento nella zona di Torre Angela.

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