“La differenza l’ha fatta la freschezza, abbiamo fatto spesso letture ritardate e la condizione generale si è vista”. Per Luciano Spalletti è la condizione fisica la spiegazione principale della sconfitta dell’Italia contro la Spagna agli Europei. L’1-0 maturato sul campo non racconta fino in fondo lo strapotere degli iberici, dominanti e superiori agli azzurri sotto tutti i punti di vista. Il ct non cerca scuse ed è amareggiato ai microfoni della Rai. Ma secondo la sua analisi è stata soprattutto la prestanza atletica a segnare un divario così ampio: “La chiave del problema è sempre la stessa, siamo stati sotto il livello per accompagnare il gioco, sono stati più freschi di noi e ci hanno creato problemi nella velocità di scelte”, ha aggiunto il tecnico azzurro.
Sempre secondo Spalletti, nella ripresa “con 3-4 giocatori più freschi siamo stati più intensi e abbiamo recuperato più palloni, creando situazioni che potevano portarci al pareggio, ma loro sono stati più forti e hanno meritato di vincere”. L’Italia in realtà non ha mai dato la sensazione di essere pericolosa. E soprattutto ha subito il palleggio della Spagna. Eppure per Spalletti è sempre una questione fisica: “Se non hai la stessa gamba degli altri non puoi fare scelte con la stessa velocità. Se sei compassato di fronte a un avversario di qualità come loro poi perdi qualsiasi possibilità di reazione. Aldilà delle qualità tecniche di Williams e Yamal sopra la media, in generale sono stati differenti i tempi di reazione“.
Euro 2024 – Gironi, classifiche live e regolamento: chi passa agli ottavi di finale
Il programma e il calendario delle partite: dove vederle in TV
“Siamo stati vittima delle loro riaggressioni, sbagliando tanti passaggi anche facili”, ha aggiunto il ct. Che poi ha provato anche a fare autocritica: “Forse dovevo far recuperare di più la squadra, gli abbiamo dato un giorno e mezzo. Inutile girarci intorno, quando non riesci ad essere corto e invece c’è stata troppa frenesia“, ha ammesso. Infine ora cosa serve contro la Croazia. “Dipenderà da come ci arriveremo noi, in base alle possibilità di scelte che abbiamo. Se non abbiamo scelte diventa difficile”, ha concluso Spalletti.