Politica

Friuli Venezia Giulia, la Regione alza lo stipendio degli amministratori locali: per sindaci e assessori aumenti fino al 106%

Anche in Friuli Venezia Giulia la politica diventa un affare piuttosto caro. La giunta regionale ha deciso, su proposta dell’assessore competente Pierpaolo Roberti (nella foto, ndr), di aumentare le indennità di carica degli amministratori, adeguandole alla luce della riforma delle amministrazioni locali che hanno riguardato le Regioni a statuto ordinario. E’ l’effetto degli aumenti decisi dalla legge finanziaria 2022 ed entrati a regime con l’inizio del 2024, con la parametrazione agli stipendi dei presidenti delle Regioni. Non si tratta di un semplice maquillage, ma di un incremento consistente rispetto alle tabelle che erano state fissate nel 2021 dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

Più soldi ai sindaci – Ecco quanto prenderanno come indennità di funzione mensile i sindaci, suddivisi in nove fasce di popolazione (in precedenza un’unica fascia comprendeva i Comuni con popolazione da 30 mila a 100 mila cittadini). Tra parentesi il raffronto con il 2021 e l’incremento percentuale. Comuni fino a 1.000 abitanti 2.331 euro (erano 1.568, l’aumento è del 49 per cento); tra 1.001 e 3.000 abitanti 2.582 euro (erano 2.160, aumento del 20 per cento); tra 3.001 e 5.000 abitanti 2.858 euro (erano 2.625, aumento del 9 per cento); tra 5.001 e 10.000 abitanti 3.735 euro (erano 3.020, aumento del 24 per cento); tra 10.001 e 20.000 abitanti 4.963 euro (erano 4.297, aumento del 15 per cento); tra 20.001 e 30.000 abitanti 5.956 euro (erano 5.460, aumento del 9 per cento); tra 30.001 e 50.000 abitanti 7.218 euro (erano 6.694); comuni ex capoluogo con popolazione inferiore a 100.000 abitanti 9.599 euro (erano 6.694, incremento del 44 per cento); comuni ex capoluogo con popolazione superiore a 100.000 abitanti 10.852 euro (erano 6.820, aumento del 59 per cento). L’ultimo caso è quello del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, che ha avuto un incremento di 4 mila euro al mese. I suoi colleghi di Udine e Pordenone, Alberto De Toni e Alessandro Ciriani (ora eurodeputato), hanno un ritocco di 2.905 euro mensili. In questa stessa categoria rientra anche Gorizia (sindaco Rodolfo Ziberna) in quando capoluogo di provincia.

Vicesindaci e assessori – Ai vicesindaci sono riconosciute indennità che vanno dal 35 per cento rispetto a quella del sindaco nei Comuni fino a 1.000 abitanti, al 70 per cento in quelli con più di 50 mila cittadini. Per gli assessori, le percentuali rispetto al sindaco variano tra il 27 per cento e il 55 per cento. È così che il vicesindaco di Trieste incasserà 7.596 euro con un incremento del 106 per cento rispetto agli attuali 3.683 euro. I vicesindaci degli altri tre capoluoghi di provincia avranno un aumento dell’86 per cento, incassando 6.719 euro anziché gli attuali 3.615 euro. Per gli assessori di Trieste si passa da 3.273 a 5.969 euro, con un aumento dell’82 per cento. Negli altri tre capoluoghi si passa da 3.213 a 5.279 (aumento del 64 per cento).

Il calcolo di quanto costeranno gli aumenti complessivamente non è possibile in anticipo, perché gli amministratori che non optano per una attività pubblica a tempo pieno hanno una riduzione di indennità del 40 per cento.

I costi della politica – Non si può dire che adesso gli amministratori friulani guadagnino poco. L’approvazione preliminare degli aumenti viene giustificata in modo quasi ragionieristico, in base a un raffronto con quanto guadagnano gli amministratori delle altre regioni a statuto speciale e di quelle a statuto ordinario. “Gli importi previsti nel 2021 risultano inferiori rispetto alle indennità previste per gli amministratori dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario e, pertanto, non sono più adeguati al ruolo fondamentale che gli Amministratori degli Enti locali del Friuli Venezia Giulia ricoprono nel tessuto regionale, quali rappresentanti delle istituzioni più prossimi ai cittadini, in un contesto di mutamenti demografici, sociali ed economici”.

Altri aumenti – Crescono anche i gettoni di presenza alle sedute di consiglio o commissione: 50 euro nei comuni fino a 5.000 abitanti, 75 in quelli tra 5.001 e 30 mila, 125 in quelli tra 30.001 e 100 mila, 150 in quelli sopra i 100 mila. Fino ad oggi i gettoni andavano dai 38 ai 104 euro. Nei comuni a vocazione turistica, con un flusso di presenze annue di almeno 10 volte la popolazione residente, sindaco, vice e assessori possono avere fino al raddoppio dell’indennità (con deliberazione motivata del consiglio comunale). I presidenti dei consigli comunali (di Comuni con più di 15 mila abitanti) possono avere un’indennità mensile di funzione che varia da 993 euro (15-20 mila abitanti) a 2.170 euro (oltre i 100 mila abitanti). Gli aumenti ricadono anche sull’indennità di fine mandato per i soli sindaci che è di una mensilità per ogni anno di mandato.