Vladimir Putin fa un passo in più. Giovedì il presidente russo aveva detto che Mosca sta valutando cambiamenti alla sua dottrina nucleare. Oggi ha spiegato che la Russia continuerà a sviluppare i armamenti nucleari “come garanzia di deterrenza strategica e equilibrio di potere nel mondo”. Parola di Vladimir Putin. In un incontro coi diplomatici delle accademie militari , il presidente della Federazione russa ha dichiarato che Mosca intende aumentare le forniture di armi “moderne” alle truppe russe al fronte.
“Aumenteremo le forniture di sistemi aerei senza pilota di diversi tipi, veicoli corazzati e mezzi di distruzione di precisione, aerei d’attacco, sistemi di rilevamento del nemico e di controbatteria, sistemi di controllo e comunicazione alle truppe in prima linea”, ha detto Putin secondo l’agenzia di stampa statale Tass riferendosi all’invasione dell’Ucraina. Nel frattempo, ha aggiunto il leader del Cremlino, Mosca è “pronta” a “un’ampia discussione internazionale” sulle questioni riguardanti la sicurezza in Europa e in Asia “anche con gli Stati europei e quelli membri della Nato“.
Sullo scenario internazionale, intanto, si susseguono le reazioni alla visita di Putin in Corea del Nord e sulla nuova partnership di reciproca assistenza militare siglata con il leader Kim Jong-un. “La Russia e la Repubblica Democratica Popolare di Corea rappresentano due dei regimi più spietati, più isolati e più sanzionati – ha detto un portavoce della Commissione Europea -. Entrambi ignorano il diritto internazionale e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, costituiscono una minaccia per la stabilità regionale e minano la sicurezza globale, oltre a reprimere le proprie popolazioni. I legami sempre più stretti della Russia con la Corea del Nord riflettono il crescente isolamento e la disperazione di Vladimir Putin”.
Sullo stesso tema la Corea del Sud ha esortato la Russia a “interrompere immediatamente” la sua cooperazione militare con Pyongyang e ad “agire in modo responsabile”. Il primo vice ministro degli Esteri Kim Hong-kyun ha esposto la posizione di Seul all’ambasciatore russo Georgy Zinoviev, al quale ha consegnato una protesta contro il trattato siglato mercoledì a Pyongyang.