C’è da tremare per il combinato di premierato, di autonomia differenziata e di ‘schiforma’ sulla magistratura, perché sono una peggio dell’altra, non saprei neppure metterli in classifica. Quella che farà più danni ai cittadini, scassando definitivamente l’unità nazionale e le casse pubbliche, sarà sicuramente l’autonomia differenziata ma anche le altre due non sono niente male”. Sono le parole pronunciate a Otto e mezzo (La7) dal direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, sulle riforme del governo Meloni, soffermandosi in particolare su quella voluta dalla Lega.

E spiega: “Pensiamo soltanto a quanto sia fragile la nostra unità nazionale e quanto siamo ancora l’Italia del palio e delle contrade. Ricordiamo ad esempio l’esperienza che aabbiamo vissuto durante il Covid quando abbiamo toccato con mano gli effetti di avere 21 sanità, con 19 Regioni e 2 Province autonome. Non c’era coerenza, non c’era nemmeno un’idea di paese unito. Noi ci siamo uniti durante il lockdown, ma pur sempre in un quadro arlecchinesco, anzi pulcinellesco“.

Il direttore del Fatto avverte: “Ora con l’autonomia differenziata dobbiamo pensare di moltiplicare questo disastro nella sanità, che sarà ancora peggio, e di estenderlo a materie clamorosamente nazionali, come la scuola, l’energia, le infrastrutture, i trasporti,. Poi ci dicono che con questa riforma i presidenti delle Regioni del Sud saranno responsabilizzati nello spendere bene – continua – Ma spenderanno peggio anche quelli del Nord. Crediamo veramente che i presidenti del Nord siano Quintino Sella e Giovanni Lanza? Basta solo vedere le Olimpiadi di Milano-Cortina, che coinvolgono due regioni, Lombardia e Veneto: stanno sperperando di tutto e stanno devastando il territorio”.

“Ma allora perché lo fa Giorgia Meloni?”, chiede la conduttrice Lilli Gruber.
“Per cambiare la cambiale alla Lega – risponde Travaglio – che in cambio a lei vota quella boiata del premierato mentre Forza Italia, che sta soffrendo al Sud per tutti i serbatoi di voti, deve portare a casa questa terrificante riforma sulla magistratura. Sono insomma – conclude – tre cambiali che si firmano e che si scambiano vicendevolmente per far passare tre porcherie, di cui io mi auguro che un giorno, spero presto, i cittadini riescano a cogliere la gravità. E sanzionarle nelle urne”.

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